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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:26 am

Touhou Fuyuhana ~ Snow Lady on Flowered Garden. (東方冬花 ~ Snow Lady in Flowered Garden. lit. "Eastern Flowered Winter") è una fanfiction basata sulla serie di videogiochi Touhou Project del Team Shanghai Alice (ZUN) che ha come protagonisti due OC (Original Characters, Personaggio Originale.) chiamati Mori Mirai (森 Mori=Foresta 未来 Mirai=Futuro) e Akane Mirai (あかね Akane=Rosso? 未来 Mirai=Futuro), due youkai gemelle, rispettivamente una Yuki-Onna ed una Celestial, con il potere di controllare due stagioni ciascuno: Mori controlla l'inverno e l'autunno e Akane controlla la primavera e l'estate.
In questa storia si assisterà alla lotta egoista fra le due gemelle per la sopravvivenza personale, alla rivalità fra Mori e Sekibanki, la collaborazione fra Akane e Rinnosuke al Kourindou e anche a vari incidenti che porteranno Reimu e Marisa a girare per Gensokyo (幻想郷 lit. Terra delle Illusioni o Terra della Fantasia) e a conoscere le due gemelle rivali.

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Storia

La storia di Touhou Fuyuhana si svolge a Gensokyo, una piccola regione separata dal mondo nel 1885 grazie alla Great Hakurei Border.
La storia ruota attorno a due youkai gemelle, Mori ed Akane Mirai, due ragazze nate nel mondo esterno 800 anni fa. Mori è una Yuki-Onna che vive nel Misty Lake (Anche se sta pensando di trasferirsi nella Youkai Mountain) insieme a Cirno, Daiyousei, Sunny Milk, Luna Child e Star Sapphire e controlla le stagioni inverno ed autunno e se venisse esposta al caldo morirebbe all'istante. Ha una grande e misteriosa rivalità con Sekibanki, una Nukekubi che vive nel Villaggio degli Umani. Akane è una Celestial che vive nella Forest of Magic e lavora come domestica per Rinnosuke al Kourindou e che controlla la primavera e l'estate. Se esposta al freddo Akane potrebbe morire congelata.
Mori ed Akane sono in lotta fra di loro per la sopravvivenza, in modo che non possano far venire il caldo od il freddo mai più e, a causa della loro rivalità, faranno nascere casini nella regione, costringendo Marisa e Reimu a girare per Gensokyo cercando di risolverli e, alla fine, a conoscere le gemelle Mirai.

.•°*”˜˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙˜”*°•.

Personaggi

PROTAGONISTE
☯Mori Mirai
☯Akane Mirai

ALTRI PERSONAGGI CON RUOLO PRINCIPALE
☯Reimu Hakurei
☯Marisa Kirisame
☯Sekibanki
☯Rinnosuke Morichika

.•°*”˜˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙˜”*°•.

Capitoli

~ Spring Chronicles ~
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19


Ultima modifica di Emilyfly99 il Mer Ago 06, 2014 12:06 pm - modificato 5 volte. (Motivazione : Aggiornamento!)
Emilyfly99
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:26 am

Cнαρтєя 1 - Hєα∂ℓєѕѕ Yσυкαι Aη∂ Hєя Cσℓ∂ Eηєму

Era notte fonda, e il buio si era impossessato di tutta la regione di Gensokyo, una regione magica separata dal resto del mondo a causa della grande concentrazione di creature inumane, chiamate Youkai, esseri con poteri sovrannaturali che sembrano umani e che vivono molto più a lungo di noi. Tuttavia ci sono anche alcuni umani, tra i quali la stirpe degli Hakurei, coloro che da anni sorvegliano Gensokyo risolvendo problemi e impedendo agli Youkai di attraversare il Portale Hakurei, l'unico punto di comunicazione fra il mondo esterno e Gensokyo ormai esistente.
Il silenzio aveva invaso il paesaggio, che ormai era colorato di nero e sfumato con quei pochi fasci di luce che la Luna emanava.
Ad animare la scena erano degli attacchi e i movimenti di due Youkai che schivavano e lanciavano proiettili.
Una di loro aveva i capelli rossi e corti, con un grande fiocco lilla dietro la testa. Adosso aveva una maglietta e delle scarpe nere con una gonna corta scarlatta, il tutto coperto da un grosso mantello rosso fiammante, il quale colletto si alzava fino alla bocca. I suoi occhi erano grandi, tondi e rossi.
La sua rivale aveva lunghi capelli rosa pastello con due manciate di capelli bionde ai lati del viso ed indossava un cappellino bianco con una fascetta blu sulle ventitré. Addosso aveva un vestito blu con il corpetto ed il colletto bianco, con merletti, fiocchi e scarpe rosa. Aveva gli occhi di ghiaccio e la sua pelle era pallidissima, quasi quasi sembrava che al tocco era gelida.
Le due combattevano senza curarsi della gente che dormiva, e i proiettili colorati illuminavano il paesaggio notturno.
<< Flying Head "Dullahan Night" >> si sentì d'improvviso urlare. Quando la frase finì la testa della Youkai dai capelli rossi volò nell'aria, rilasciando laser mentre la ragazza dai capelli rossi lanciava altri danmaku che riempivano il campo di battaglia. Da questo attacco si poteva capire che la ragazza dai capelli rossi era una Nukekubi od una Rokurokubi.
La sua avversaria contrattaccava con proiettili simili a palle di neve o pezzi di ghiaccio, sicuramente quella ragazza aveva i poteri del freddo, dato che i suoi attacchi si incentravano su di esso. Intanto schivava l'attacco dell'avversaria.
Intenta a schivare i proiettili, però, si dimenticò che la sua avversaria aveva staccato la sua testa dal corpo, e la youkai del freddo venne colpita da quest'ultima, schiantandosi per terra e perdendo il controllo del volo. E solo quando la grande caduta della ragazza dai capelli rosa creò un lungo e grande solco nel terreno la testa della Nukekubi tornò al suo posto, poi la ragazza scese verso la youkai del freddo, che pareva volersi rialzare. No, non accettava alcuna sconfitta. Quella ragazza dagli occhi di ghiaccio era testarda, voleva farcela a tutti i costi pur di portare il caos a Gensokyo. Aveva l'ardente desiderio di distruggere quella Nukekubi scarlatta, che la guardava con indifferenza all'esterno, ma trionfante all'interno.
Però per cosa stavano combattendo? Solo il cielo lo sa.
La youkai del freddo riuscì ad alzarsi, sporca di terreno e il vestito strappato per la brusca caduta che prese, ed anche sanguinante.
La Nukekubi rise, quasi deridendola.
<< Ti facevo più forte, Mori. >> disse la Nukekubi deridendola con aria di sfida. Mori, era questo il nome della ragazza dagli occhi di ghiaccio, che si limitò a fare un piccolo sorriso. Era il momento nel quale anche lei avrebbe lanciato la sua spellcard e cercare di uccidere una volta e per tutte la Nukekubi, che rispondeva al nome di Sekibanki.
<< Non è troppo presto per cantare vittoria, Sekibanki? >> replicò Mori, affannata e con l'intenzione di continuare a lottare. Eppure non le bastava la lotta che combatteva contro sua sorella. Una lotta frivola e piena di egoismo. Una lotta per la sopravvivenza personale. Inutile. Sciocca. Ma a Mori e sua sorella non importava di ciò.
Sekibanki parve afferrare la sete di sangue di Mori, e la sua espressione di derisione si tramutò in uno sguardo serio.
Dal nulla, Mori fece uscire fra le dita un pezzo di carta: la Spellcard.
Sekinbaki non ebbe il tempo di capire quale Spellcard Mori avesse deciso di attivare che subito quest'ultima ne dichiarò il nome: << Ice Sign "Fantastic Shoot from the North" >>. Aveva usato proprio quella. Tutti sapevano che quella Spellcard aveva anche una seconda parte dove i proiettili cambiavano direzione. Sekibanki si trovò imprigionata fra coltelli e raggi che si dirigevano dall'alto verso il basso, cercando di schivarli per poi arrivare di fronte a Mori e bloccare quella Spellcard contrastandola con una sua. L'impresa fu difficile, ma non impossibile, ma non fece in tempo ad arrivare di fronte a Mori che la Spellcard iniziò la seconda fase. << Ice Sign "Phantomatic Shoot from the South" >>.
Ecco che i danmaku cambiarono direzione. In quel momento Sekibanki si sentì il sangue in faccia. Non ce l'aveva fatta.
I proiettili le stavano andando addosso, dietro la schiena. Non ebbe nemmeno il tempo di chiamare una sua Spellcard per contrastare quella di Mori che si ritrovò vari coltelli conficcati leggermente nella schiena. La Nukekubi cadde al suolo, fallendo il suo tentativo di distruggere finalmente la sua rivale Mori Mirai, la Yuki-Onna. Colei che porta l'inverno dove c'è ancora l'estate.
Sconfitta e sdraiata al suolo, affannata e stanca, Sekibanki lasciò che dalla sua schiena si espandesse una pozzanghera di sangue. In quel momento si sentì girare la testa.
Mori le arrivò vicino e, vittoriosa, le mise violentemente un piede sopra il petto, che causò alla Nukekubi una fuoriuscita di sangue dalla bocca. E nonostante ciò era ancora viva e vegeta. Non pareva voler morire.
<< Di nuovo sdraiata al suolo sconfitta, nevvero Nukekubi dei miei stivali? >> Mori guardò la povera Youkai sanguinante, senza intenerirsi alla scena. Aveva il cuore gelido come l'inverno. Sekibanki non le degnò di una risposta. Si limitò a voltare la testa, con il sangue che le scorreva dalla bocca e lo sguardo sconfitto.
<< Sei morta o sei desta? Ti vedo ancora respirare. Perché non mi degni di risposta? >> la Yuki-Onna si infuriò. Niente. Sekibanki rimase ammutolita. Non voleva forse ricevere la beffa oltre il danno?
Mori sospirò arresa. Sekibanki era testarda e non le avrebbe parlato nemmeno sotto tortura finché non si sarebbe ripresa.
<< Sempre la stessa storia, uh? Come ti pare. Io domani vado da Morichika Rinnosuke a farmi rammendare l'abito. Lui si che ci sa fare. Non vorrei girare con il vestito stracciato per tutta la regione di Gensokyo. >> disse Mori, quasi vantandosi. Poi tolse il piede dal petto di Sekibanki e s'allontanò, consapevole che la guerra tra lei e la Nukekubi non era ancora finita. Anzi era appena iniziata.
Sekibanki rimase lì, maledicendo Mori. Perché non riuscivano ad andare d'accordo? Sarebbero diventate migliori amiche. Erano questi i pensieri che passavano per la testa di Sekibanki dopo quella lotta. C'erano molte cose su di Mori che ancora non sapeva e che voleva scoprire.
Solo di una cosa era certa. Quella Yuki-Onna era sadica.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:27 am

Cнαρтєя 2 - Sησωƒℓαкєѕ ιη Hαℓℓ σƒ Fяαgяαηт Rαιη

Finalmente arrivò la mattina. Ma era una mattina diversa per Mori. Sì, era una delle ultime mattine d'inverno dell'anno, e questo per Mori significava "prigionia trimestrale" perché il periodo caldo era alle porte e sarebbe morta se non si sarebbe messa a riparo nella sua gelida casa.
Quella mattina Mori si era svegliata presto, dovendo urgentemente andare dal Misty Lake al confine della Forest of Magic, per farsi rammendare il vestito da Rinnosuke Morichika, un mezzo-youkai ben noto a Gensokyo, al contrario del suo negozio, chiamato Kourindou. In quel negozietto non veniva quasi nessuno se non Sakuya Izayoi, la cameriera della Scarlet Devil Mansion al servizio di Remilia Scarlet, una vampira di 500 anni, per fare compere, Reimu Hakurei, l'attuale sacerdotessa del tempio Hakurei, per farsi rammendare l'abito dopo una battaglia, e Marisa Kirisame, un'umana che, grazie agli insegnamenti di uno spirito malvagio conosciuto con il nome di Mima, aveva imparato ad usare la magia. Marisa conosceva Rinnosuke da quando era in fasce, e gli aveva addirittura attribuito un soprannome. Lo chiamava Kourin, e lo andava spesso a trovare, spesso per "prendere in prestito" i suoi prodotti in vendita, per poi non riportarli più indietro.
Lì ci si poteva anche trovare spesso Yukari Yakumo, una Youkai molto affascinante ed una delle Youkai più anziane di Gensokyo, avendo vissuto addirittura secoli prima della creazione della regione. In ogni caso Yukari faceva da rifornitrice a Rinnosuke, portando dal Mondo Esterno oggetti curiosi, dei quali solo Rinnosuke, con la sua innata capacità di riconoscimento del nome e della funzione degli oggetti, sapeva come si chiamavano.
Il Sole era appena sorto, e l'aria mattutina era abbastanza fredda, e ciò permetteva a Mori di girovagare per Gensokyo senza problemi. Si diresse verso la bottega tenendosi la gonna, tutta strappata e sporca di sangue, ma all'igiene del vestito se ne sarebbe occupata lei personalmente.
Aveva ancora graffi dappertutto per la sanguinosa battaglia con Sekibanki, ma non se ne faceva un problema, anche se alcuni graffi le facevano ancora male.
Dopo varie cadute prese a causa delle radici sporgenti degli alberi della foresta con i consecutivi graffi che malediceva ogni volta, finalmente la Yuki-Onna arrivò al Kourindou. Aprì la porta del negozietto che fece suonare il campanello sovrastante, e Mori venne accolta con il viso sorridente di Rinnosuke.
<< Buongiorno Mori, mattiniera oggi? >> disse Rinnosuke sorridendole caldamente. D'improvviso il negoziante notò come Mori era messa male.
<< Cosa t'è successo? Un'altra lotta con tua sorella? Secondo me dovrete lasciar stare. >> sospirò. << Non tanto per me, ma per voi. >> continuò Rinnosuke con aria preoccupata.
<< No, 'stavolta Akane non c'entra. E' stata Sekibanki, anche se questa volta l'ho battuta, ma non è ancora morta. >> spiegò Mori, trionfante e nervosa allo stesso tempo.
Rinnosuke parve afferrare la richiesta di Mori. << Su, siediti e dammi l'abito >> disse Rinnosuke, invitando Mori a sedersi vicino a lui, sempre con il suo fare paziente.
Mori gli diede il vestito e Rinnosuke iniziò a fare la sua parte. << Ti farai solo del male se continuerai a combattere contro chiunque ti passi fra i piedi. Devi darti una regolata. >> con tutta calma avvertì Mori. Quell'uomo era così altruista, ed era per questo che molti gli volevano bene, soprattutto Marisa. Però non pareva che Marisa gli volesse semplicemente bene, ma che provasse un certo interesse nei suoi confronti, e negli ultimi tempi lo dava molto a vedere. Era molto attaccata a lui e gelosa, anche se lei continuava a rinnegarlo. Ma sapeva, di cuor suo, che quello che la streghetta provava per Rinnosuke era amore e lo avrebbe difeso a tutti i costi, non avendo, Rinnosuke, abilità nel combattimento. Ma gli Youkai, per uguaglianza, non lo attaccavano, anche se in giro si diceva che prima della morte della sacerdotessa precedente del tempio Hakurei, il mezzo youkai combatteva al suo fianco. Allora i danmaku e le Spellcard non esistevano ancora, e i combattenti lottavano fra loro corpo-a-corpo. E spesso Rinnosuke e la sacerdotessa combattevano fra loro, anche se non c'era una vera e propria rivalità. Anzi, loro s'amavano.
S'amavano molto, e avevano passato molte notti insieme.
Dopo la morte della sacerdotessa, Rinnosuke si mise a fare da "babysitter" per Marisa ed, in seguito, per Reimu e qualche volta anche per Myouren Hijiri, un monaco buddhista che pare sia deceduto, il fratello minore di Byakuren Hijiri, monaca attuale del suo tempio buddhista che tutt'ora prende il nome di suo fratello, Myouren Temple.
Tornando a noi, Mori si voltò altrove, imbarazzata per essendosi ritrovata solo con i bloomers ed una fascia addosso davanti ad un maschio.
Le irritava ciò e la metteva a disagio, ma sapeva che Rinnosuke non le avrebbe fatto nulla e che, in quattro e quattr'otto, avrebbe finito di rammendare l'abito e glielo avrebbe dato all'istante. D'improvviso ecco che la campanella del negozio suonò. Da lì entrò una ragazza simile a Mori, ma con i capelli castani, gli occhi verdi e la carnagione scura e la pelle calda. Addosso portava vestiti abbastanza pesanti, per tenersi al caldo. Doveva essere Akane, la sorella Mori, da lei tanto odiata e disprezzata. Era una Celestial ed era la youkai della primavera e dell'estate.
<< Eccomi, Rinnosuke! >> la voce della Celestial risuonò nel negozio, e venne ricambiata da un caldo saluto di Rinnosuke.
Mori riconobbe la voce, non poteva sopportare la presenza di sua sorella. Non ricambiò il saluto e si limitò a guardare per terra, ancora più nervosa ed imbarazzata di prima. Ma non sarebbe stata lì ancora per molto. Rinnosuke stava rammendando l'ultimo pezzo stracciato del vestito.
Perché sua sorella si trovava lì?
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:28 am

Cнαρтєя 3 - Sωєєт Sυηηу Lσтυѕ

<< Eccomi, Rinnosuke! >> la voce della Celestial risuonò nel negozio, e venne ricambiata da un caldo saluto di Rinnosuke.
<< Ah, buongiorno Lotus >>. Lotus? Non si chiamava Akane? Che si fosse creato un legame speciale fra loro?
<< Uhm...Rinnosuke, andrei di fretta. >> Mori s'inventò la prima scusa che le passò per la mente per allontanarsi da quel posto. Se fosse rimasta in quel posto avrebbe scatenato il putiferio in quel negozietto, e non voleva combattere in presenza di Rinnosuke, lo Youkai che mai nessuno avrebbe attaccato.
<< Beh, devi avere un minuto di pazienza. Se a quest'ora dovevi sbrigare faccende venivi un'ora prima. >> disse Rinnosuke, leggermente innervosito. E riprese a ricucire il vestito.
Akane notò la presenza di sua sorella, tramutando il suo sorriso in una faccia irritata. << Salve, Mori. Non pensavo di trovarti qui. >> disse Akane, guardando sua sorella con la coda dell'occhio.
Akane, come ormai saprete, è la gemella di Mori, nata 6 mesi prima di lei il solstizio di primavera. Anche lei aveva 800 anni, ma ben presto ne avrebbe compiuti 801, dato che la primavera era alle porte. Aveva lunghi capelli castano chiaro con due manciate di capelli rosa ai lati, come sua sorella, anche se quest'ultima li aveva biondi. I suoi capelli erano decorati da una gigantesca margherita bianca a sinistra. La sua pelle era scura e calda, ed aveva due occhi enormi verde chiaro, che richiamavano il colore delle piante. In quel momento indossava una veste lilla molto pesante per rimanere calda, ma nel periodo primaverile-estivo indossava abiti molto freschi. Portava addosso una maglietta rosa fucsia, con le maniche a palloncino che coprivano solo le spalle. Aveva un colletto bianco circondato da un fiocco rosa scuro, molto grande.
Sotto portava una gonna corta e bianca, molto ampia e leggera. Ai piedi portava un paio di calzini bianchi merlettati e un paio di scarpe dello stesso colore della sua maglietta. Delle ballerine con la fibbia.
Sì, aveva un vestiario semplice, ma ad Akane non era mai piaciuto portare abiti sfarzosi e carichi, anche perché non le piaceva avere gli occhi di tutti addosso. Era una ragazza introversa e molto privata. Non amava esporre i suoi fatti al pubblico. Però era anche una ragazza molto simpatica e disponibile, al contrario di sua sorella Mori, bruta e selvaggia.
Era da ormai qualche settimana che lavorava per Rinnosuke come domestica personale, addetta alla pulizia e all'ordine del negozio.
La prima volta che venne a lavorare, si ritrovò a mettere in ordine il magazzino. Missione difficile, ma per niente impossibile per Akane, anche se ci volle qualche giorno per finire tutto il lavoro, ma alla fine il risultato fu soddisfacente.
Ma per quanto Akane poteva essere gentile e solare, quando combatteva diventava violenta. Cercava in tutti i modi di vincere le battaglie a cui partecipava, ma ahimè la Celestial era abbastanza debole, ma sapeva accettare la sua sconfitta. Ma non era debole per qualcosa di personale o per la scarsa abilità di combattere. No. Lei aveva pietà del nemico. Non voleva farlo male, anche perché alla vista del sangue Akane sveniva. Era sensibile a queste cose. Infatti cercava in tutti i modi di non guardare l'abito macchiato di sangue di Mori, o le sarebbe venuto un improvviso capogiro con conseguente perdita di sensi o vomito.
<< Hai fretta? >> Akane incrociò le braccia, guardando Mori con la coda dell'occhio.
<< Vorrei solo toglierti il disturbo... >> ribatté Mori, dando un'occhiata cattiva ad Akane, con quei suoi occhi color ghiaccio. << Resisti per un altro paio di giorni e scomparirò dalla circolazione per tre mesi e mezzo. >> continuò la Yuki-Onna sarcasticamente, mettendo le mani sulla cinta.
Akane, non sapendo cosa rispondere, si limitò a sospirare, per poi rimanere in silenzio per qualche secondo. Aveva notato sul corpo di Mori vari graffi, anche se chiusi. Per poco non rimetteva per colpa delle ferite. Akane si riuscì a trattenere e quasi immaginò quello che avesse combinato il giorno prima.
<< Ti sei battuta con Sekibanki, nevvero? Di nuovo? Perché non lasci perdere? E quando poi la ucciderai su chi vorrai sfogarti? >> disse Akane, quasi volendo cambiare discorso e riempiendo di domande sua sorella. Mori rispose dapprima con una smorfia che pareva dire "Cosa te ne può importare? Togliti dai piedi e torna ad ornare il tuo giardinetto". Ma Mori non rispose, buttò giù un respiro, chiudendo gli occhi ed inclinando leggermente la testa verso il basso, quasi cercando di evitare lo sguardo di Akane. Decise anche lei di fare una serie di domanda a raffica ad Akane.
<< E tu perché passi giornate intere chiusa qui dentro? E cosa significa che Rinnosuke ti chiama Lotus? E da quanto tempo è così fra di voi? C'è qualcosa sotto? >> Mori incrociò le braccia, con sete di informazioni. Sembrava alquanto gelosa di ciò, eppure non provava nulla per il negoziante.
La Celestial sospirò di nuovo. Ormai tutti sapevano del suo lavoro, come poteva Mori non esserne a conoscenza? Akane rispose, con tono un po' seccato.
<< Lavoro qui da ormai quattro settimane. Faccio da domestica per Rinnosuke. E poi siamo entrati in confidenza e m'ha voluto dare un soprannome. Non è forse anche per te l'ora di trovarti un lavoro e farti qualche soldo? >> le rispose Akane.
Mori sembrava non riuscire a ribattere, e fece per parlare.
Rinnosuke, intanto, pareva divertirsi sentendo le due sorelle litigare, e rimase in silenzio per tutto il tempo. Intanto aveva anche finito di rammendare il vestito della cliente, e lo aveva anche ripiegato e riposto sul bancone. Mentre ascoltava il battibecco fingeva di leggere il libro, pensando a quanto potessero essere assurdi i loro litigi. Intanto aspettava che Mori s'accorgesse che il vestito era pronto. Non ci volle molto.
Mori, voltandosi con disprezzo dando le spalle alla sorella non sapendo come rispondere alla struggente affermazione della sorella, Mori vide l'abito pronto sul bancone.
<< Oh, scusa. Presa dal battibecco ho scodato l'abito. Grazie mille, Morichika Rinnosuke. >> disse Mori, indossando l'abito pronto con apparente fretta. In effetti l'aria mattutina si stava iniziando a scaldare, e in più Mori voleva togliere il disturbo a sua sorella.
<< Quando l'aria si farà più fredda ti porterò 3500 Yen, va bene? Ora devo scappare o mi vaporizzerò nel nulla. Ti ringrazio ancora, e buon proseguimento. >> continuò la Yuki-Onna, freddamente. Si sistemò i capelli ed attraversò la porta d'ingresso del Koruindou, facendo suonare la campanella.
Akane si preparò per una nuova giornata di lavoro,tornando a spazzare per il negozio, con la cura che lei ha sempre avuto, mentre Rinnosuke tornò a leggere il libro, il solito libro che sfogliava aspettando i clienti.
D'improvviso il campanello della porta suonò, in un modo molto allegro si poteva dire. La porta si aprì molto energicamente, ed una ragazzina abbastanza bassa e con i capelli lunghi e biondi fece la sua apparizione. Al lato sinistro del viso si poteva scorgere una treccina legata con un grosso fiocco verde e sulla testa portava un grosso cappello nero con merletti ed un fiocco bianco enorme, tipico delle streghe. Addosso aveva un abito nero e bianco, pieno di merletti e nastrini.
Akane e Rinnosuke conoscevano molto bene quella ragazzina, soprattutto quest'ultimo.
Appena entrò salutò in un modo molto originale.
<< Buonkourin, da✩ze ~ >> disse allegramente, ed appoggiando una scopa alla parete.
Il suo nome era Marisa Kirisame, una strega ordinaria.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:28 am

Cнαρтєя 4 - Oя∂ιηαяу, Sραякℓιηg, Rαιηу Mαgιcιαη

Quell'intercalare. Rinnosuke lo avrebbe riconosciuto fra mille.
Marisa era un'essere umana che sapeva usare la magia, grazie agli insegnamenti di uno Spirito Vendicativo che non circolava a Gensokyo da un bel po', e molti si chiedevano che fine avesse fatto.
Fino a qualche anno fa, Marisa era completamente diversa da come la vedevano in quel momento gli altri. Era molto diversa. Aveva i capelli corti e rosso scarlatto, ed anche i suoi occhi erano rossi. Aveva una bacchettina simile a quella delle fate, un bastoncino sottile con una stella, dalla quale lanciava tutti i suoi incantesimi e tutti i suoi proiettili. La prima volta che lei e la sacerdotessa Reimu si sono incontrate, erano nemiche. Si sono battute nel Reimaden durante gli avvenimenti dell'invasione di demoni al tempio Hakurei. Allora erano entrambe piccole ed alle prime armi.
<< Ciao, Marisa! >> Rinnosuke salutò la strega, gioioso di vedere la ragazza.
Marisa appoggiò la scopa sul muro e saltò al collo del ragazzo e gli circondò i fianchi con le gambe. <<Ciao, Kourin, da✩ze ~ >> disse Marisa, sfregando la testa sul petto di Rinnosuke ridacchiando.
Il mercante fece fatica a mantenere l'equilibrio dopo che Marisa gli saltò letteralmente addosso, ma ci riuscì, tenendosi allo schienale della sedia a dondolo che si trovava dietro al bancone e sbattendo la schiena al muro. Per fortuna, essendo robusto, Rinnosuke non sentì un così gran dolore, ma continuò a mantenersi allo schienale della sedia per non cadere grazie al contrappeso che faceva Marisa.
<< Mi sei mancato tanto tanto, da✩ze ~ >> disse Marisa, strofinando il capo sul petto di Rinnosuke, per poi guardarlo negli occhi. Con quei suoi occhi grandi, rotondi, luminosi. Sembravano placcati in oro e abbelliti con stelle, che rendevano brillanti i suoi occhi.
Akane guardò la scena, ridacchiando intenerita. Sembravano proprio due fratelli. Intanto puliva il pavimento della baracca. Chissà se un giorno anche lei e Mori sarebbero diventate affiatate come Rinnosuke e Marisa.
<< Mancato? Ma se è stato solo ieri pomeriggio che ci siamo visti l'ultima volta? >> Rinnosuke rispose alla streghetta umana, e le mise amorevolmente una testa dietro il capo, cercando comunque di non perdere l'equilibrio.
Marisa, apprezzando il gesto d'affetto appoggiò la sua testa sul petto di Rinnosuke, strofinandola delicatamente in orizzontale ed in verticale. Rinnosuke sorrise intenerito. Poi prese Marisa mettendo le mani sotto le sue braccia e sollevandola per poi rimetterla a terra. Rinnosuke doveva essere veramente forte per sollevare una ragazza adolescente come se fosse una bambina.
<< Ma per me ogni secondo senza di te sembra un'eternità. >> Marisa incrociò le braccia e pronunciò la frase come stesse lamentandosi. Ultimamente quella ragazza era troppo attaccata a Rinnosuke, e ne era addirittura gelosa. Ogni tanto dava una brutta occhiataccia ad Akane, seppur lei non aveva mai avuto lunghi dialoghi con Rinnosuke. Anzi, per lei Rinnosuke era solo il suo datore di lavoro, anche se le aveva dato un nomignolo, alquanto bizzarro dato che un datore non da mai nomignoli al dipendente se non in casi eccezionali in cui c'è una certa confidenza. Ma fra loro non c'era una confidenza tale da definirsi "amicizia", eppure lui la chiamava Lotus come se fosse addirittura sua sorella minore.
A Marisa dava alquanto fastidio. Rinnosuke non le aveva mai dato un nomignolo, eppure la conosceva da ormai una vita intera.
In ogni caso l'affetto che Marisa provava per Rinnosuke diventava man mano ossessivo, e lo youkai umano non se n'era mai accorto. In molti cercavano di farglielo capire, ma nulla. Lui era testardo come un mulo. O forse non voleva accettarlo.
Marisa si mise, come suo solito, a guardare gli scaffali e a prendere di soppiatto qualche oggetto che le interessava, facendo in modo che Rinnosuke non la scoprisse, così che non avrebbe di nuovo mentito dicendo che "li avrebbe presi in prestito fino alla morte" con il suo intercalare. Sfortunatamente si trovò davanti ad uno scaffale vicino a dove in quel momento Akane stava pulendo.
Marisa odiava Akane.
La odiava con tutto il cuore.
La odiava per il semplice fatto che passava molto tempo al Kourindou insieme a Rinnosuke.
E lei voleva Rinnosuke per sé.
Non sopportava che passava nottate in bianco con altre ragazze che non fossero lei.
Akane, invece, pensava che Marisa fosse una persona simpatica, e che sarebbero diventate ottime amiche. Lei, però, anche se lavorava da un paio di mesi al Kourindou e quindi aveva visto Marisa molte volte, non la conosceva molto bene. Sapeva solo che era un umana che sapeva usare la magia e che era molto affezionata a Rinnosuke e che lo conosceva dalla tenera età.
Lei, invece, lo conosceva da 60 giorni. Nulla in confronto alla vita che Rinnosuke e Marisa hanno passato insieme.
Le diede uno sguardo e le sorrise, cosa che Marisa ricambiò con un breve sguardo ed un falso sorriso abbozzato, per poi tornare alle sue cose.
Akane la guardò confusa, chiedendosi perché fosse così applicata a prendere la roba dallo scaffale.
<< Che guardi, ze? >> disse Marisa, fulminando Akane con lo sguardo.
Akane non rispose. Rimase, però, incantata da come gli occhi di Marisa brillavano anche in un angolo buio del negozio. Chissà se qualcuno avesse mai pensato di prendere i suoi occhi solo perché sembravano oro.
<< Hei, se diventata sorda d'improvviso? >> provocò Marisa. Sembrava che la strega umana dai lunghi capelli con il colore del sole avesse riuscito a riportare Akane sulla terra, dato che quest'ultima scosse la testa per disincantarsi.
<< Ehm...scusa. Dicevi? >> Akane sorrise. Ma Marisa non le rispose, e tornò alle sue cose.
Akane, non capendo il comportamento brusco di Marisa, scrollò le spalle e tornò a pulire.
Quella sera non sarebbe stata una serata molto calma. Al contrario. Quella sarebbe stata una serata caotica.
<< Allora sei arrivata. >> disse la Yuki-Onna, sghignazzando.
<< Non sono una codarda. >> ribatté la Celestial.
La Yuki-Onna sghignazzò, e si schiantò verso la sua avversaria, che fece lo stesso.
No. Quella sera non sarebbe stata affatto calma.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:29 am

Cнαρтєя 5 - Sιѕтєя'ѕ Wαя ƒσя Lιƒє

Quella sera non sarebbe stata una serata molto calma. Al contrario. Quella sarebbe stata una serata caotica.
<< Allora sei arrivata. >> disse la Yuki-Onna, sghignazzando.
<< Non sono una codarda. >> ribatté la Celestial.
La Yuki-Onna sghignazzò, e si schiantò verso la sua avversaria, che fece lo stesso.
No. Quella sera non sarebbe stata affatto calma.


Era sorta la luna. Era una luna rotonda e splendente. Sembrava una pietra preziosa, e le stelle erano ben visibili quella notte e aiutavano la luna piena ad illuminare l’oscurità.
Mori e Akane si trovavano sopra un torii, che pareva essere proprio quello all’entrata del tempio Hakurei, ma loro non se ne curavano molto se Reimu le avrebbe viste o meno.
<< Ti farò fuori questa volta. >> Mori sembrava molto sicura di sé. Sfoggiò lo sguardo più sadico che aveva per provare a spaventare sua sorella, che però le rispose con un sorriso di sfida e con uno sguardo meno sadico.
<< Non riesce ad essere meno violenta, eh? >> disse Akane, quasi scherzando e prendendola in giro. << In ogni caso credo tu sai troppo ottimista. E’ presto per cantare vittoria. Morirai nel tuo sudore, sorella. >>. Detto questo, Akane strinse una mano facendola diventare un pugno e, non appena fece ciò, si allungarono intorno a lei delle liane, che iniziarono a dimenarsi, Akane aveva sfoderato la sua arma. Sì, Akane usava le liane come armi. Ma Mori non si fece intimidire da quelle fruste floreali, per lei non erano altro che “giocattoli” in confronto ai suoi coltelli.
Estrasse le sue armi dalla lama di metallo, che luccicavano al chiarore della luna pallida che illuminava quella notte, ridacchiando alle liane della sorella, che reputava deboli e sciocche. Quella sera si sentiva più sicura di sé, e sapeva che finalmente avrebbe ibernato sua sorella e avrebbe vissuto felicemente nel suo perenne inverno.
<< Allora, sei pronta Mori? >> chiese Akane con aria di sfida.
<< Sono nata pronta. >> rispose Mori, cercando di intimidire la Celestial.
Akane iniziò a muovere le sue braccia e le sue mani in modi circolari e delicati, e pareva che le liane rispondevano a questi movimenti, quasi fossero dei comandi in codice. Le liane si diressero verso Mori che, con abili e alti salti li schivava tutti, mente intanto lanciava coltelli, ed alcuni trafiggevano le liane.
Akane voleva far diventare la cosa sempre più difficile, aggiungendo sempre più liane, cercando di intrappolare sua sorella fra le sue armi, ma Mori non sembrava affatto spaventata da questo, anzi pareva proprio che non se ne stesse accorgendo che sempre più liane si dirigevano verso di lei.
<< Summer Sign「The big yellow circle」>> dichiarò Akanre, mettendo in difficoltà Mori. Le liane rilasciarono proiettili colorati di colori pastello, soprattutto di verde, che ricordavano molto le foglie in primavera, e rosa, che ricordavano i ciliegi in fioritura. Si muovevano in mille forme circolari, era bellissimo. Ma non per Mori. Mori disgustava quei colori e, distratta dall’attacco, venne colpita da una liana, che la scaraventò per terra, e per poco non sfondava il tetto del tempio Hakurei. La Yuki-Onna rimase qualche secondo per terra con lo sguardo abbassato e sanguinante, mentre Akane le si avvicinò, sventolandole un’altra spellcard sulla faccia.
Mori la prese per il polso, impedendole di azionare la spellcard, mentre lei ne prese una sua.
<< Winter Sign 「Snowflakes of blood」 >> disse Mori, sottovoce. Lughi fasci di laser illuminarono la scena mentre uscivano coltelli e palle di neve.
Akane venne colpita violentemente da tutti i danmaku, non avendone previsto l’attivazione. Venne lanciata a non pochi metri di distanza dall’avversaria.
<< Cos’è che hai detto prima? >> disse Mori, trionfante e deridendo Akane.
<< E’…ancora…troppo presto… >> cercò di rispondere Akane, con le poche forze che aveva. Intanto tentava di lanciare le liane e altri proiettili, ma per le poche forze ne lanciò pochi e facili da schivare, mentre iniziò a sanguinare anche lei come la sorella.
Il dolce odore del sangue e del sudore mescolati insieme arrivò al naso di Mori, che pareva gustarselo, intanto che schivava quei pochi proiettili che la Celestial riusciva a lanciare.
Li schivava quasi stesse danzando con il vento, sottovalutando i proiettili che Akane lanciava, tanto da distrarsi e rimanere lesionata da uno di questi. Però la ferita fu alquanto profonda, e si trovava nel bacino. Un grosso taglio le segnò il corpo e le strappò il vestito, anche se lo strappo non era tanto profondo, ma il taglio lo era eccome. Il sangue usciva a fiotti. Le faceva male, e s’accovacciò per terra, coprendosi la ferita con la mano, mentre fra le dita scorreva il sangue.
Faceva smorfie di dolore e non riusciva a muoversi per la sofferenza. E grazie a ciò, Akane poté riprendere fiato. Ci vollero solo 30 secondi, per poi richiamare un’altra spellcard.
<< Sunlight「Mirai family's blood」 >> e la spellcard si attivò. I fiori di pesco invasero il campo di battaglia, e da quei fiori uscivano laser e danmaku, che si muovevano in tutte le direzioni.
Mori guardò l’attacco spaventata. Cercò di schivare l’attacco, ma la ferita glielo impediva. Il dolore era troppo forte e le impediva di muoversi.
“E’ finita” pensò, mentre ormai non pensava ad altro che la sua sconfitta.
D’improvviso un urlò dall’alto pronunciò una formula magica.
<< Spirit Sign 「Fantasy Seal」 >>. Quella formula. Era Reimu Hakurei, la sacerdotessa attuale del tempio Hakurei. Doveva essersi accorta della lotta.
Le carte purifiocatrici invasero il campo di battaglia, ed alcune sfere Yin-Yang rimbalzarono per il luogo, contrastando la spellcard di Akane.
Mori aveva ancora gli occhi strizzati, aspettando che la morte la portasse con sé, ma dopo qualche secondo si rese conto di essere stata salvata da Reimu. La voleva ringraziare, ma era troppo orgogliosa di sé.
Intanto Akane cadde a terra, sconfitta, stanza e con macchie di sangue asciutto sul viso e sul vestito.
<< No…perché Lady Hakurei? >> disse Akane, respirando profondamente e lentamente.
Reimu la guardò male. Non avrebbe mai pensato che Akane potesse essere così violenta. Lei era sempre stata una persona calma, dolce e premurosa, e soprattutto pro alla non-violenza. Eppure vicino a sua sorella diventava così sadica, eppure era Mori quella che amava il sangue.
<< Cercate di non fare atti vandalici grazie alle vostre lotte frenetiche. Stavate per distruggere il tempio ed il torii. Se dovete lottare fatelo da un’altra parte, dove non ci siano edifici da demolire, grazie. >> spiegò Reimu, con tanta indifferenza verso le due, ma allo stesso tempo con tanta rabbia e molto preoccupata. Non voleva di certo che le abitazioni di Gensokyo cadessero in pezzi per causa loro. << E poi non credo che la vostra sia una motivazione valida per duelli così frequenti. Non è tanto bello volersi uccidere a vicenda.>> continuò l’ affascinante sacerdotessa taoista.
<< Ed ora tornate alle vostre abitazioni. E tu, Mori, sarà meglio per te che inizi ad andare in letargo per i prossimi sei mesi se non vuoi morire sciolta. >> fece poi Reimu per entrare nel tempio.
<< Buonanotte. >>concluse chiudendo la porta.
Le due sorelle rimasero immobili, davanti al tempio.
Con le ferite aperte.
Il sangue che scorreva.
Il respiro affannoso.
Il cuore a mille.
Quella guerra non sarebbe mai finita. Durava da ormai 700 anni e sarebbe durata ancora per molto tempo.
Come sarebbe andata a finire?
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:30 am

Cнαpтer 6 - Flowerιɴɢ Illυѕιoɴαry Sprιɴɢ

Akane guardò per qualche istante il tempio, poi decise di entrarvici, per chiedere scusa a Reimu per chiederle scusa, e mentre si allontanava, Mori la guardava con la coda dell'occhio.
<< E' permesso? >> chiese Akane, con un filo di voce e sperando che Reimu non stesse già dormendo. Si guardò intorno per vedere dove fosse la sacerdotessa, ma pareva non vederla. Poi si sentì una porta aprirsi. La sacerdotessa apparì dietro quella porta che aveva appena aperto, e il suo sguardo incontrò la Celestial dagli occhi smeraldo. La guardò per qualche istante per poi rivolgerle la parola. Aveva un lenzuolo celeste sulle spalle e gli occhi stretti dal sonno.
<< Cosa c'è? >> le chiese, quasi nervosa e anche abbastanza assonnata. Intanto si inginocchiò davanti ad Akane.
La Celestial fece un respiro, poi incominciò a parlare.
<< Mi dispiace, signorina Hakurei. Non volevamo di certo distruggerle il suo tempio.>> disse con aria dispiaciuta. Non era davvero sua intenzione voler distruggere il tempio. Tanto non ci avrebbe guadagnato nulla se non una sgridata da Reimu, che di certo non le avrebbe fatto bene e la avrebbe tenuta lontana dal tempio per la vergogna.
<< Intanto però eravate vicine al demolirlo. >> disse Reimu, con aria e tono di rimprovero.
A quel tono Akane affondò leggermente la testa fra le spalle e strizzò gli occhi. Si sentiva in colpa per aver disturbato Reimu.
<< Mi rincresce, signorina! >> Akane s'inchinò per terra e usò un tono quasi volesse piangere. Le sue scuse erano sincere, e ciò Reimu lo capì.
Lo sguardo della sacerdotessa s'addolcì. Sapeva bene che Akane era sincera, al contrario di Mori.
Anzi, quella Yuki-Onna non si sarebbe degnata di chiederle scusa e avrebbe cercato di dar ragione a sé stessa pur di arrampicarsi sugli specchi.
Sospirò, poi mise una mano sul capo di Akane.
La Celestial alzò lo sguardo verso la sacerdotessa. Stava sorridendo. Aveva accettato le sue scuse?
<< Non preoccuparti. E' tutto sistemato, ok? >> disse Reimu, sfregando la testa di Akane. La Celestial sorrise. Si era tranquillizzata dopo che sentì la sacerdotessa dire che era tutto apposto.
<< Certamente! >>. La Celestial sfoggiò il suo più grande sorriso. Si alzò di scatto e fece un leggero inchino. << E scusi il disturbo, signorina Hakurei. Buona notte! >> disse Akane, uscendo dalla porta.
<< Buona notte anche a te. >> rispose Reimu. Detto ciò la sacerdotessa tornò a dormire.
Akane uscì dal tempio, dove Mori la stava aspettando, con le braccia conserte e lo sguardo fulminante. I suoi occhi color ghiaccio splendevano nella notte, quasi parevano due diamanti, che accompagnavano la luce delle stelle e della luna. Intanto il pavimento era tutto graffiato e pieno di fori a causa dei proiettili e delle schiantate a terra. Mori era ancora piena di sangue, anche se asciutto ormai. Aveva di nuovo il vestito rovinato, ma il giorno dopo non sarebbe potuta andare da Rinnosuke a farselo rammendare. Il giorno dopo sarebbe stato il 21 del mese di Yayoi, ed intanto stava per finire l'anno.
<< Goditi questi sei mesi di pace, sorella mia. Vedrai che durante il mio letargo penserò ad un modo per farti fuori. >> disse con sguardo minaccioso, e non muovendosi dalla posizione in cui stava. Per fortuna quella notte faceva una lieve brezza fresca, e Mori poteva rimanere tranquilla.
Akane sorrise e voltò la faccia verso il basso. << Mi aspetto di tutto da te, Mori. Ormai non puoi più sorprendermi. >> disse Akane, quasi deridendola.
<< Avanti, ammettiamolo. Sono ormai 7 secoli che ci facciamo guerra a vicenda e ci siamo torturate in tutti i modi. Conosco le tue mosse, Mori. Conosco anche tutte le tue spellcard, non mi spaventi più. >> continuò Akane per spaventare sua sorella che, alquanto pareva, non temeva le parole della Celestial. Il suo sguardo rimaneva inerme e minaccioso.
<< Cosa succede? Non hai più parole, eh? Non sai più come rispondere. Ho ragione io, per questo non rispondi. Ora se vuoi scusarmi devo ritornare a casa, o domani farò tardi a lavoro. >> fece per andarsene mentre si sistemava l'abito.
Mori seguì la sorella con lo sguardo, mentre lei rimaneva immobile e fissò Akane sparire all'orizzonte. Stava riflettendo sulle parole della sorella. Diceva di conoscere tutte le sue spellcard, ed infatti era vero. Certo! Tutto quello che le serviva era una nuova mossa, e sei mesi erano abbastanza per pensare ad un nuovo attacco. Un attacco che fosse quasi impossibile da schivare senza l'aiuto di qualche spellcard che la contrastasse, ma per creare un attacco così ci avrebbe messo un pò di tempo. Ora sapeva cosa fare, e la risposta gliel'aveva data sua sorella. La sua stessa sorella. Quella sorella che la voleva morta e sepolta.
Lo aveva fatto apposta? O era stato un caso? Non lo sapeva, e non le importava.
Mori sorrise sadicamente, con lo sguardo volto verso la luna ed il sangue secco sul suo viso.
<< Grazie, Akane. >> disse fra sé e sé, con un filo di voce. E così s'incamminò verso casa, a prepararsi per il lungo letargo.
Il 21 di Yayoi era arrivato, e si sentivano gli uccelli cinguettare, e il profumo dei fiori stava invadendo il paesaggio. Tra i rami della Forest of Magic si intravedevano spiragli di luce del sole, che piano piano riscaldava il luogo. La primavera era arrivata!
Akane aprì subito le finestre di casa sua, ed una brezza primaverile le faceva ondeggiare delicatamente i capelli.
Si godette per qualche istante il paesaggio che piano piano diventava primaverile, e per Akane significava "Doppio Lavoro". Per i primi giorni avrebbe dovuto occuparsi di far nascere i fiori e gli alberi, e si sarebbe dovuta occupare di svegliare gli animali in letargo, ma per ora non poteva, e si sarebbe occupata di ciò nella tarda mattinata. Prima doveva andare al Kourindou a lavorare.
La Celestial si preparò per andare a lavoro, ma proprio quando aprì la porta della bottega che Akane fece da testimone di un'accesa discussione.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:30 am

Cнαpтer 7 - Hαтred вeтweeɴ Spαrĸlιɴɢ Sтαrѕ

La Celestial si preparò per andare a lavoro, ma proprio quando aprì la porta della bottega che Akane fece da testimone di un'accesa discussione.

L'ordinaria strega Marisa era davanti al bancone del negozio, mentre urlava al proprietario Rinnosuke, che la ascoltava, quasi fosse normale per lui sentire certe lamentele.
Le parole della piccola streghetta, d'improvviso, iniziarono a diventare confuse. La sua voce venne soffocata fra le lacrime.
<< Dicevi che mi avresti sposata! >> urlò Marisa fra le lacrime, o almeno era quello che Akane riuscì a sentire.
<< Ed invece... >> continuò la streghetta, urlando e sbattendo le mani sul bancone. << ...ed invece ti trovo insieme ad una perfetta sconosciuta, a cui hai dato addirittura un soprannome! >>.
Rinnosuke non seppe cosa rispondere. La guardò con aria dispiaciuta.
Non aveva nemmeno detto il suo "da ze" a fine frase,e ciò voleva dire che Marisa era molto arrabbiata con lui.
<< Non rispondi, eh? Perché ho ragione, ecco perché non rispondi! >> ribatté Marisa, soffocata dalle lacrime.
Dopotutto, però, le dispiaceva parlargli in questo modo. Quelle parole le uscivano a malincuore.
Rinnosuke abbassò il capo, come fosse scocciato. << Marisa, ti sei sempre lamentata per cose futili. Anche quando era bambina lo facevi sempre... >> disse il mercante, alzandosi dal bancone, con lo sguardo serio. Non aveva mai usato un tono così duro con Marisa, né altrettanto con gli altri. Era sempre stato una persona molto paziente. Che Marisa avesse raggiunto il limite?
La streghetta si spaventò. Guardò Rinnosuke con gli occhi spalancati, quegli occhi che parevano oro. Quegli occhi che incantarono Akane già dal primo incontro. Quegli occhi tutt'ora gonfi di lacrime. Le sue gote erano bagnate e rigate. << ...Kourin. >> sussurrò la ragazza, guardando il mercante con i suoi occhi spalancati.
Poi l'espressione di Marisa mutò d'improvviso in un'espressione colma d'invidia ed ira, e non ci pensò due volte prima di tirargli un ceffone con i fiocchi.
Rinnosuke rimase inerme per qualche secondo, finché non le ricambiò il gesto.
Le diede un grosso schiaffo sulla guancia sinistra, mentre guardò la streghetta con aria di rimprovero. La forza dello schiaffo fece in modo che la testa si voltasse dall'altra parte e che il cappello della streghetta cadesse.
Silenzio. Non si sentì nessun rumore per qualche istante. A rompere il silenzio fu il lamento di dolore misto al pianto di Marisa.
Rinnosuke non l'aveva mai picchiata o fatto cose del genere.
<< Cos'è tutta questa invidia d'improvviso? Eh? Voglio delle spiegazioni. Ora! >> disse il mercante, con un tono infuriato.
Marisa mise una mano sulla guancia colpita dallo schiaffo, quasi volesse coprire la macchia rossa che le aveva lasciato. La streghetta abbassò lo sguardo e continuò a piangere, senza fiatare. Akane si avvicinò alla streghetta umana per consolarla.
<< Hei, Marisa >> disse Akane, con tono rassicurante. Aveva ricordato il suo nome. Sentire Rinnosuke chiamarla di continuo le aveva fissato in testa il nome della piccola streghetta ordinaria. Le mise una mano su una spalla e le sorrise.
La streghetta la guardò, con gli occhi rossi per il pianto e con uno sguardo colmo d'ira nel vedere la Celestial.
<< Su, adesso calmati e chiedi scusa a Rinnosuke. >> continuò Akane, asciugando le lacrime di Marisa.
Si dovette abbassare un po' per poterla guardare in faccia: Marisa era così tanto bassa rispetto ad Akane, che era poco più bassa di Rinnosuke, il quale era praticamente una torre.
Marisa spinse Akane lontano da lei con tanto disprezzo nei suoi confronti e con violenza. << Stammi lontana! >> gridò la streghetta alla Celestial. Voleva massacrarla con il suo hakkero e la spellcard che lo accompagnava, ma si trattenne dal desiderio per non sfasciare il negozio. Quindi si precipitò verso la porta del negozio e la chiuse con violenza. Akane non seppe cosa fare, seguì Marisa on lo sguardo fino all'uscio, poi si voltò verso Rinnosuke, con aria triste. Era dispiaciuta per il litigio al quale aveva appena assistito. Non li aveva mai visti litigare in questo modo, anzi, non li aveva mai visti litigare da quando li aveva conosciuti. Quando voltò il suo sguardo verso lo youkai umano vide il suo sguardo spento e triste: mai visto quel mercante in quello stato, era strano vederlo così. Dopotutto Rinnosuke era sempre stato uno degli youkai più sorridenti di Gensokyo, sempre solare e disponibile con gli altri, non aveva mai urlato a nessuno e di certo non aveva mai avuto quello sguardo triste.
Il mercante si sedette dietro al bancone, sul quella sedia vecchia di legno, che quando dondolava scricchiolava. Aveva lo sguardo basso, e non sembrava stesse aspettando, come al solito, qualche cliente curioso.
<< Non preoccuparti, Lotus. Non pensarci, non è colpa tua. >> disse Rinnosuke, voltandosi verso Akane. Aveva abbozzato un sorriso, che pareva falso, ma Akane lo ricambiò lo stesso. Dopo ciò la Celestial iniziò a lavorare, ma non riusciva a togliersi dalla testa il litigio fra i due. Eppure sentiva che lei c'entrava qualcosa con tutto questo. Dopotutto il primo giorno che la vide Marisa non le diede un caldo benvenuto. Doveva risolvere la cosa e mettere apposto la situazione, non voleva vedere ancora Rinnosuke e Marisa evitarsi e soffrire.
Doveva parlare con Marisa e chiarire la cosa, infondo le voleva bene.
Intanto iniziò a pulire nel magazzino. C'era sempre un tale disordine lì dentro, e la polvere di certo non mancava.

<< E' inutile, ormai mi odia! Mi ha rimpiazzata! >> la streghetta era ancora in lacrime, e le parole erano soffocate dal suo pianto. Era fra le braccia di un uomo dai capelli neri e gli occhi rossi, con un kimono bianco ed un cappello blu ed alto. Sembrava un monaco.
<< Io non credo. Rinnosuke non farebbe mai un torto del genere. Soprattutto a te. >> il ragazzo consolò la streghetta, stringendola al suo petto. << Non sei comunque mai stata così gelosa. Quando Keine e Yukari andavano a trovare Rinnosuke e lo riempivano di attenzioni non avevi mai manifestato una gelosia tale. >> continuò lo youkai dagli occhi rossi, iniziando a giocare con i capelli della maghetta umana.
<< Ma questa volta è diverso. Rinnosuke s'è innamorato. Innamorato perso! >> ribatté la streghetta, affondando il viso nel corpo del ragazzo, piangendo a dirotto. << E' innamorato della sua domestica, Akane Mirai. La conosce solo da pochi mesi, e le ha addirittura un soprannome! Anch'io voglio un soprannome. >> continuò, lamentandosi.
Il ragazzo sospirò, senza perdere la calma, poi rispose: << Forse non t'ha dato un soprannome perché ama pronunciare il tuo nome per intero, non trovi? >>.
<< Sarà... >> rispose la ragazza, che intanto si stava calmando. << ...ma non m'interessa. Io devo essere la moglie di Rinnosuke. Io devo essere la madre dei suoi eredi. Io devo essere colei con la quale condividerà il suo letto ed il suo corpo! Nessun'altra può avere questi privilegi! >> continuò la streghetta, dando dei pugni sul corpo dello youkai.
Lui tirò un altro sospiro, poi iniziò ad accarezzare la schiena della ragazza dai capelli color oro.
<< Io, comunque, non credo che Rinnosuke si sia innamorato di costei dopo pochi mesi. >> rispose lo youkai.
Marisa, oramai calma, rimase in silenzio per qualche istante, come se stesse pensando a qualcosa. Poi ecco che la ragazza, d'improvviso rispose soddisfatta.
<< Certo...io dovrò ammazzarla! Rinnosuke non potrà mai sposare una persona morta. >> disse poi Marisa, accompagnando la frase da una leggera risatina sadica.
<< Uh? >> il ragazzo si voltò verso Marisa. << Ma quella non si può uccidere senza il freddo... >> continuò il ragazzo.
Marisa fece un'altra risatina << Ma io ce la farò! Non c'è nulla che Marisa Kirisame non possa fare, da✩ze. >> ribatté la streghetta.
<< E tu mi aiuterai. Vero Shingyoku? >>
<< Ecco...ci proverò, Marisa. >>.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:32 am

Cнαpтer 8 - Cαɴ yoυ Heαr мy Ecнo υɴder тнe Ice?

<< Marisa! Marisa, dove sei? >>. Akane aveva finito di lavorare al Kourindou ed aveva deciso di cercare Marisa: voleva chiarire la situazione e voleva che Rinnosuke e la streghetta si riappacificassero. Stava gridando il nome della maghetta nera e bianca in tutta la Forest of Magic per richiamarla. Era in pensiero per lei, nonostante il rancore che Marisa provava nei confronti della Celestial della primavera. Quando ormai era stanca e aveva perso le speranze di trovare la streghetta, quando ormai si era arresa e si era inginocchiata sull'erba fredda che le toccava le ginocchia nude e con aria stremata, finalmente ecco un barlume di luce: poteva provare nei luoghi che Marisa frequentava di più. La prima cosa che le venne in mente era cercarla nella sua casa, il Kirisame Magic Shop.
Il Kirisame Magic Shop, oltre ad essere l'abitazione di Marisa, fungeva anche da negozio. Era una specie di Kourindou, ma lì dentro potevi trovare cianfrusaglie di ogni genere, e anche qualche oggetto magico, ma non oggetti del Mondo Esterno. Questo edificio era situato da qualche parte nella Forest of Magic, da una parte non ben definita,
Akane raggiunse l'abitazione della strega: era una piccola villetta, colorata di un beige scuro, circondata da edere. La porta era in legno e molto liscia, i vetri delle finestre erano abbastanza polverose. Ai lati della porta principale vi si innalzavano due colonne con accanto due lampioni. Akane bussò delicatamente ed aspettò una risposta di Marisa.
Nessuna risposta.
Riprovò di nuovo, bussando più forte, ma ancora una volta nessuno rispose. Non era in casa, probabilmente.
La Celestial sospirò, ma non si volle arrendere e pensò ad un altro luogo che Marisa frequentava, ed ecco un altro lampo di genio!
La biblioteca della Scarlet Devil Mansion: Marisa andava spesso lì per rubare (O meglio dire "Prendere in prestito fino alla morte") i libri sotto il naso della custode Patchouli Knowledge e la sua assistente Koakuma, che provava molta ammirazione per la bravura della prima nell'usare la magia degli elementi. La Celestial della primavera volò fino alla magione della vampiressa Remilia Scarlet: era un edificio stile gotico e sembrava la dimora del Conte Dracula, abbastanza normale siccome la Scarlet Devil Mansion era la dimora di una vampiressa.
La magione era protetta da un grande cancello, sorvegliato da una youkai cinese chiamata Hong Meiling.
La Celestial arrivò all'entrata della magione, ma trovò la youkai cinese a dormire, come al solito. Akane voleva svegliarla per almeno avvisarla che stava per entrare, ma alla fine lasciò Meling alla sua siesta e sorvolò il grande cancello della Scarlet Devil Mansion. Decise di non percorrere tutto il palazzo a piedi, così volò fino ad una finestra aperta che portava direttamente alla biblioteca e vi ci entrò. La prima cosa che vide era Koakuma volare per tutta la sala, che pareva un labirinto li librerie. Tra quegli scaffali si potevano trovare tomi di ogni genere e tipo.
Tornando a noi, Akane s'avventurò in quel labirinto di scaffali per cercare Patchouli, che come suo solito, stava leggendo un libro. Non appena intravide, Akane s'avvicinò alla strega.
<< Hei, Patchouli! >> disse la ragazza, correndo verso la maga degli elementi che le rispose con un gesto come per dire che aveva alzato troppo la voce. In effetti Akane aveva proprio dimenticato di trovarsi in una biblioteca, e non se lo fece ripetere due volte e le chiese scusa, così iniziando a moderare il tono di voce.
<< Patchouli, per caso è passata Marisa di qui? Le dovrei parlare. >> disse la Celestial alla maga. Patchouli sembrò pensarci su, per ricordarsi se quel giorno Marisa le avesse di nuovo rotto una finestra e svuotato uno scaffale, poi le rispose: << No, mi dispiace, oggi non ha fatto la sua rapina giornaliera. Perché non vai a vedere alla base della Youkai Mountain, vicino al Genbu Ravine dove si trovano i Kappa? Marisa è solita rubare anche le armi di quelle povere creature. Che ragazzaccia. >>.
Detto ciò, Patchouli tornò a leggere, immersa fra le righe del libro che aveva sulla scrivania.
<< Beh, grazie mille. >> concluse Akane, per poi dirigersi verso la finestra della biblioteca. Non le piaceva molto l'idea di andare vicino alla Youkai Mountain, anche perché ai suoi piedi si trovava il Misty Lake, dimora di Cirno, una fata pestifera e, soprattutto, la tana di sua sorella Mori. Se l'avesse vista di sicuro avrebbe scatenato una guerra, quindi decise di volare ad una certa distanza da quel lago.
Volò fino al Genbu Ravine, dove interrogò alcune Kappa, sul fatto se Marisa fosse passata di qui.
<< Per fortuna no. >> rispose una Kappa << Per fortuna oggi ha lasciato noi e le nostre armi. Non ne ha mai abbastanza. >>.
Caspita, Marisa era odiata da un bel po' di gente per la sua brutta abitudine di rubare, ma non pareva che la streghetta umana ne avesse mai dato peso. Anzi, pareva piacerle dare fastidio alla gente.
<< Grazie lo stesso. >> disse Akane, volando lontano dalle Kappa.
L'ultimo posto rimasto da poter controllare era il Tempio Hakurei. Marisa era molto conosciuta proprio per aver collaborato con Reimu a risolvere molti problemi, e molto spesso la streghetta passava a trovare la sacerdotessa, e decise di provare anche lì, ma fu un completo fiasco comunque.
<< No, mi dispiace. >> replicò la sacerdotessa Reimu, dispiaciuta nel non darle le informazioni che cercava.
<< Non importa, Lady Hakurei. Non è colpa sua. Grazie lo stesso. >> disse Akane, salutando la sacerdotessa con un lieve inchino ed un sorriso.
La Celestial uscì dal tempio, con le speranze perse. Non sapeva più dove cercare, ma la risposta non si fece attendere. Dopo solo pochi metri Akane incontrò Shingyoku. Akane non lo aveva mai visto in vita sua, ma decise comunque di chiedergli informazioni su Marisa, forse la conosceva.
<< Hei, mi scusi buon'uomo, lei conosce per caso Kirisame Marisa? >> chiese Akane, in tono molto garbato e con una voce sottile per la timidezza.
Shingyoku guardò la Celestial nei suoi occhi color smeraldo, che brillavano alla luce del sole che ormai stava andandosene. << Stai cercando Marisa dunque, uh? >> chiese lo youkai. << C'ho appena parlato. Tu devi essere la famigerata Akane Mirai. Marisa m'ha parlato di te. >> continuò Shingyoku, mentre i suoi occhi rossi iniziarono a brillare
<< Bene... >> Akane sorrise << sai dirmi dov'è andata? >> chiese la Celestial allo youkai.
<< Non so di preciso. Diceva che sarebbe stata in giro per i piedi della Youkai Mountain, ma non so bene dove. >> rispose Shingyoku. Parlando con Akane, però, lo youkai non avvertiva tutta questa voglia di farle del male, anzi! Era piacevole parlare con lei, non capiva come Marisa non poteva odiarla a tal punto di voler vedere il suo corpo senza vita.
<< Ai piedi della Youkai Mountain? Ma io ci sono passata per lo meno un'ora fa! Comunque grazie mille! >> concluse la Celestial, dirigendosi verso la montagna e sparendo all'orizzonte.
<< Figurati! >> urlò Shingyoku, seguendo Akane con lo sguardo mentre correva verso la sua meta.

Marisa, intanto, era al Misty Lake, con i piedi immersi nell'acqua, un po' fredda, mentre guardava Wakasagihime e Cirno giocare nel lago.
D'improvviso una persona s'avvicinò alla streghetta: era Mori, la Yuki-Onna ormai in letargo fino all'inverno. Aveva subito notato Marisa ed era passata a farle un saluto.
<< Hei, Marisa. Come mai qui? Non passi da queste parti molto spesso. >> disse Mori, mentre si sedeva vicino alla streghetta.
<< Nulla di che. Volevo solo allontanarmi dai miei pensieri. Oggi è stata una giornata dura, e penso che questo per me sarà un periodo molto lungo. >> rispose Marisa, con fare triste, e ciò alla Yuki-Onna non passò inosservato, e le diede una pacca sulla spalla.
<< Su, dimmi cosa succede. >> disse Mori, invitando Marisa a sfogarsi con lei. La streghetta le raccontò tutto: del litigio con Rinnosuke e dell'odio che stava suscitando nei confronti di Akane.
<< Non sai quanto io ti capisca. Nemmeno io posso vedere quella Celestial.>> rispose Mori.
Ecco, Marisa aveva anche Mori dalla sua parte oltre a Shingyoku. Ora si sentiva al sicuro: tre teste sono meglio di una.
<< Avanti, che ne dici di parlarne dentro casa? >> disse Mori, alzandosi e facendo cenno alla streghetta di seguirla. Marisa non se lo fece ripetere due volte: si alzò e seguì Mori. Quella sarebbe stata una conversazione piacevole.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:32 am

Cнαρтєя 9 - Drιzzle ιɴ Fυтυre Foreѕт

Mori accolse Marisa nella sua casa. C'era un clima talmente freddo lì dentro che nemmeno la giornata d'inverno più gelida poteva avere.
Marisa tremava: quel freddo le spaccava le ossa, ma non ci fece tanto caso.
Tutto era colorato di un celeste pastello, come se Mori vivesse dentro un'igloo o sotto grossi pezzi di ghiaccio, come se fosse una tenda da accampamento, o addirittura le pareti sembravano fatte di cristalli preziosi, quasi le facevano gola e le veniva la voglia di rubarne un po', ma prese coscienza e tornò all'idea che fosse solo del ghiaccio, e non valeva la pena portarselo a casa. Pareva che l'unica cosa che potesse emanare un minimo di calore era un fornello all'angolo della casa. Il pavimento era in tatami, tipico delle case giapponesi e, al centro della stanza principale, giaceva un tavolo ovale di legno con un centrino bianco decorato con ricami ed al centro un vaso con qualche fiore finto. A fare compagnia al vaso c'erano delle carte: erano le spellcard di Mori, dovevano esserne circa sei o sette.
Intorno al tavolino c'erano quattro sedie di legno, molto semplici.
In un angolino della casa, invece, c'era un comodino con due fotografie: nella prima c'erano due bambine, probabilmente Mori ed Akane, una donna con i capelli biondi e un uomo castano, probabilmente loro genitori. Nell'altra c'erano sempre Mori ed Akane bambine, ma in compagnia di una ragazza dai capelli rossi e lunghi, che portava un kimono cremisi: sembrava avesse appena raggiunto la maggiore età.
<< Siediti pure! >> disse Mori cortesemente e porgendo una piccola sedia alla streghetta ordinaria, che si voltò verso l'oggetto che la Yuki-Onna le passò.
Marisa si sedette lentamente, tenendo le braccia incrociate, come volesse abbracciarsi per cercare di riscaldarsi. Perché non aveva messo gli abiti pesanti? Giusto, lei non avrebbe mai pensato che Mori l'avesse invitata nella sua dimora.
Mori si sedette di fronte a Marisa. Al contrario di quest'ultima, la Yuki-Onna pareva indifferente al freddo. Anzi, sembrava quasi si sentisse a suo agio in quel clima, come se fosse aria tiepida.
<< Quindi tu pensi che Rinnosuke ti abbia abbandonata, giusto? >> chiese la Yuki-Onna, curiosa di saperne di più.
<< Sì, esattamente... >> disse Marisa, con aria arrabbiata e con il corpo gelido.
<< E se fosse una di quelle piccole storielle che finiscono subito? >> ipotizzò Mori.
<< Cosa fai? Lo difendo anche tu ora? >> ribatté Marisa, urlando e guardando Mori con uno sguardo furioso.
La Yuki-Onna rimase indifferente all'urlo di Marisa: non le faceva affatto spavento. Forse perché lei poteva fare di peggio, ma non è un particolare importante.
<< Calmati, era solo un'ipotesi. >> rispose Mori. << Non sto difendendo nessuno. >> concluse poi la ragazza dagli occhi di ghiaccio.
Marisa sospirò, pentendosi del tono usato per rispondere a Mori, e si calmò. << Scusami, Mori. >> disse Marisa dispiaciuta.
La Yuki-Onna doveva aver notato che Marisa stesse tremando dal freddo, dato che le chiese se voleva del tè caldo.
<< Sì, grazie. >> rispose Marisa, cortesemente.
Mori non era mai stata così gentile se non con sua madre. La youkai si alzò e si diresse verso i fornelli, scaldando dell'acqua e standone lontana il più possibile per non sciogliersi d'improvviso. Aspettò che l'acqua bollisse per poi mettere l'infuso di tè dentro e farlo sciogliere e poi zuccherarlo.
Pronta la bevanda, Mori portò il bicchiere alla streghetta bianca e nera. Marisa iniziò a bere: era caldo, quasi bollente, ma almeno l'avrebbe riscaldata.
<< In ogni caso... >> disse improvvisamente Mori << ...mi farebbe piacere aiutarti ad eliminare Akane. >>.
Marisa le sorrise, mentre il bicchiere di tè fra le sue mani emanava vapore caldo. << Grazie Mori. >> disse Marisa, prendendole una mano fredda. La mano di Marisa era ancora calda a causa del bicchiere con il tè bollente al suo interno, ma non si rese conto dell'errore che stava facendo.
<< Sei impazzita? >> chiese la Yuki-Onna con un tono spaventato, come se la streghetta la stesse uccidendo. In effetti con quella mano calda, Mori aveva visto la morte passarle davanti. Marisa fece una faccia triste, come se Mori si fosse arrabbiata di brutto per uno sbaglio enorme commesso. Poi d'improvviso la ragazza bionda si ricordò del punto debole della youkai dai capelli rosei, quindi si rese conto di starla per uccidere.
<< Oh cribbio! Scusami, è vero. Non volevo di certo ucciderti. >> disse Marisa, in tono dispiaciuto, di certo non lo aveva fatto apposta.
Mori si soffiò sulla mano, per farla raffreddare, la mano era già arrossata un poco. << Non importa. Lo so che non era tua intenzione. >>.
<< Beh... >> disse Marisa << ...forse è meglio che vada, e scusa il disturbo. >> la streghetta fece per avvicinarsi alla soglia.
<< Figurati. >> Mori le sorrise. << Torna quando vuoi. >> disse infine.
<< Beh, allora ciao! >> salutò Marisa, ma prima che uscisse la sua attenzione fu attirata dalle due foto che Mori aveva sul comodino.
<<Uh, cosa c'è? >> chiese la Yuki-Onna, seguendo lo sguardo di Marisa che la portò alle due fotografie.
Marisa le squadrò, poi ne prese una e la guardò intensamente. Era incantata dalla famiglia ritratta in quella foto.
<< Sono i vostri genitori? >> chiese Marisa, curiosa e senza staccare gli occhi dorati dalla fotografia di famiglia. Mori le sorrise teneramente, guardando anche lei la fotografia. << Sì. Mia madre si chiama Junko Aoi, ed è una Yuki-Onna. Mentre mio padre si chiama Kyo Mirai ed è un Celestial. Ora si trovano nel Villaggio degli Umani >>
Marisa sorrise. << Siete veramente carini in questa foto, e tua madre è veramente bella. >>.
Mori fece una leggera risatina compiaciuta. Era vero, sua madre era veramente bella. << Sì, è vero. E' sempre stata così bella. >>.
La streghetta, poi, posò la foto di famiglia, mentre la sua attenzione ricadde sulla seconda fotografia. Dopo aver messo apposto la foto di famiglia prese quella dove ritraeva le due sorelle Mirai vicino ad una ragazza dai capelli rossi. << E lei? Chi è? >>
Mori s'incupì: doveva aver avuto un brutto ricordo legato a quella persona, ma pareva volerle molto bene.
<< Lei? E' una persona speciale... >> disse Mori, in tono triste. << Vieni, che ti racconto tutto. >> invitò la Yuki-Onna a Marisa di tornare un attimo a sedersi.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:33 am

Cнαpтer 10 - Red Deαd Hυмαɴ'ѕ Sтory

<< Sono i vostri genitori? >> chiese Marisa, curiosa e senza staccare gli occhi dorati dalla fotografia di famiglia. Mori le sorrise teneramente, guardando anche lei la fotografia. << Sì. Mia madre si chiama Junko Aoi, ed è una Yuki-Onna. Mentre mio padre si chiama Kyo Mirai ed è un Celestial. Ora si trovano nel Villaggio degli Umani >>
Marisa sorrise. << Siete veramente carini in questa foto, e tua madre è veramente bella. >>.
Mori fece una leggera risatina compiaciuta. Era vero, sua madre era veramente bella. << Sì, è vero. E' sempre stata così bella. >>.
La streghetta, poi, posò la foto di famiglia, mentre la sua attenzione ricadde sulla seconda fotografia. Dopo aver messo apposto la foto di famiglia prese quella dove ritraeva le due sorelle Mirai vicino ad una ragazza dai capelli rossi. << E lei? Chi è? >>
Mori s'incupì: doveva aver avuto un brutto ricordo legato a quella persona, ma pareva volerle molto bene.
<< Lei? E' una persona speciale... >> disse Mori, in tono triste. << Vieni, che ti racconto tutto. >> invitò la Yuki-Onna a Marisa di tornare un attimo a sedersi.


<< Quella ragazza con i capelli scarlatti... >> disse Mori << ...è, o meglio dire, era un umana. Era tipo una nostra babysitter. Lei ci voleva tanto bene, e noi volevamo tanto bene a lei. >> la Yuki-Onna iniziò a raccontare la storia della ragazza scarlatta sulla fotografia trovata sul comodino accanto all'uscio. L'umana rispondeva al nome di Fuumou Hitori.
Fuumou era un umana che viveva nel Villaggio degli Umani in una piccola casetta dove vi alloggiava da sola 120 anni fa. Aveva un debole per le fragole, ed era una persona molto gentile, e non passava una giornata senza aver riso di gusto almeno una volta. Spesso andava a bere insieme ai suoi amici: andava matta per il vino rosso e spesso si lasciava andare e diventava sbronza, e quando lo era raccontava storie assurde del padre o di altre persone di sua conoscenza. Era conosciuta da tutto il Villaggio proprio per le sue storie assurde, ma tutti la ritenevano una persona simpatica e tutti le volevano bene.
Ma aveva un segreto: aveva una paura matta di ogni tipo di youkai, non importava se fosse forte o debole, mezzo umano o meno. Aveva paura di tutti gli youkai, dal primo all'ultimo, e per ciò non aveva mai varcato i confini del Villaggio degli Umani, nemmeno per andare a pregare nel Tempio Hakurei.
La sorte, però, volle che un giorno Fuumou venne chiamata da Junko, la madre Yuki-Onna di Mori ed Akane, per fare da babysitter alle due sorelle, che allora erano ancora due bambine. Ovviamente sarebbe stata pagata, e anche molto. Quindi, per la prima volta nella sua vita, coraggiosamente - e spinta dal lavoro con tanto di busta paga - varcò i confini del villaggio. Sapeva che le bambine che le avevano affidate erano due youkai pure: una Yuki-Onna ed una Celestial, e ciò di certo non la calmava. Quando poi arrivò finalmente alla dimora dei Mirai, nel cuore della Forest of Magic.
La signora Junko accolse Fuumou calorosamente. << Salve, signorina Hitori. >> disse Junko, facendo un leggero inchino e sorridendo all'umana scarlatta. << Entri pure. >> concluse la Yuki-Onna, accogliendo Fuumou nella sua umile casetta giapponese. Non era molto grande l'abitazione dei Mirai, anzi era una tipica casetta giapponese, perfetta per una famiglia di quattro membri. Aveva due piani di pochi metri quadrati, dove nel primo c'erano la cucina, un piccolo salotto ed il bagno, mentre nella seconda c'erano tre camere da letto: una matrimoniale e due singole, probabilmente le camere delle due sorelle.
<< Piacere di conoscerla, signora Mirai...credo. >> disse l'umana, tremando un po', ma cercando di sembrare il più calma possibile. Non voleva fare di certo la figura della fifona, anche se voleva tornare a casa, nel villaggio, dove poteva stare al sicuro da ogni youkai.
<< Vieni, ti faccio conoscere le ragazze. >> disse Junko, invitando l'umana dai capelli rossi a seguirla nel secondo piano, e così fu. Fuumou seguì Junko al piano superiore, dove già si sentivano le due voci bianche di Mori ed Akane, che stavano sicuramente litigando, come al solito. Appena arrivarono al secondo piano, Junko e Fuumou videro subito le due sorelle che stavano litigando e che si stavano tirando i capelli.
<< Bambine, smettetela! >> le rimproverò la madre. Era sempre la stessa storia ogni giorno: quelle due si mettevano sempre a litigare. La povera Junko sperava che un giorno, quando le due fossero diventate più grandi, avessero imparato ad andare d'accordo. La donna youkai sospirò. << Mi dispiace, sono due bambine tremende. Spero non ti diano fastidio. >> disse la signora Junko, quasi volesse scusarsi.
<< Naah, non si preoccupi. >> la rassicurò Fuumou, come se lei avesse avuto a che fare con gente peggiore.
<< Va bene... >> disse infine Junko. << ... Io devo correre a lavoro. I campi non si coltivano di certo da soli, e la merce non si vende magicamente. >> concluse la madre delle gemelle, ridendo scherzosamente. << Ciao, ragazze. A dopo, signorina Hitori. >> salutò Junko, allontanandosi dalle tre ragazze.
<< E voi due non litigate! >> raccomandò la madre alle due gemelle. Poi la porta si chiuse, e la casa rimase in silenzio. Il signor Kyo, il padre, era già andato a lavorare da un pezzo. Le tre si guardarono silenziosamente. Le due gemelle non riuscirono a spiccicare una parola, per la timidezza, mente Fuumou prese coraggio e disse: << Sentite, io non piaccio a voi e voi non piacete a me. Vi chiedo solamente di stare calme e di non fare nulla di male. >>.
Le due gemelle la squadrarono ancora qualche secondo, poi una di loro, Mori, disse: << Perché non facciamo qualcosa? >>
<< E c...cosa? >> chiese Fuumou, spaventata. Aveva paura della risposta della youkai dell'inverno, che rimase a pensare per qualche secondo. poi urlò, quasi fosse eccitata all'idea: << Perché non andiamo a raccogliere la frutta come la mamma? >>. Fuumou si stupì che tutto quello che voleva fare era solo un'innocente raccolta di frutta. Pensava che voleva ucciderla o cosa, e invece voleva solo della frutta. L'umana tirò un sospiro di sollievo e portò le due gemelle a raccogliere della frutta. Non fu un pomeriggio malvagio, anzi. Dopo aver raccolto della frutta in giro, Fuumou, Mori ed Akane fecero merenda con il "raccolto", mentre passarono il tempo fra chiacchiere e risate e, solo il pomeriggio tardi, Junko e Kyo tornarono a casa, e trovarono le tre fanciulle stremate per terra, dormienti e con un vasettino di frutta sul tavolo. A Junko scappò un sorriso intenerito nel vedere quella scena, però dovette svegliare l'umana dai capelli rossi. La svegliò delicatamente, per poi dirle che il suo lavoro per oggi poteva terminare lì. Poi le porse dei soldi.
<< Venti milioni di yen?! >> esclamò Fuumou, non credendo ai suoi occhi.
<< Te li sei meritati. >> sorrise Kyo, il padre delle due fanciulle che intanto Junko aveva portato nei loro letti.
<< Beh, grazie mille. >> disse felice la ragazza. Poi fece un leggero inchino e diede educatamente la buona notte a tutta la famiglia, assicurando che il giorno dopo sarebbe arrivata.
Fuumou uscì e si ritrovò da sola a girovagare per la Forest of Magic per poi tornare al Villaggio degli Umani. La ragazza camminava a passo svelto, cercando di non essere scovata dagli youkai, peccato che fu bloccata da uno di loro. Aveva uno sguardo sadico, come se avesse proprio voglia di morderla e mangiare la sua carne. E non era sola. La povera umana scarlatta venne circondata dagli youkai, che farfugliavano parole incomprensibili, ma le loro voci erano inquietanti. Perché si trovava lì? Quegli youkai erano lì proprio per aspettare che passasse qualche umano sfortunato per poi mangiarlo. Era finita. Ma proprio mentre pensava che tutto fosse finito, Fuumou si ricordò di aver portato un'arma, anche se era un semplice coltello da cucina che aveva portato nel caso avesse incontrato uno youkai tipo quelle che la stavano circondando, ed infatti lo usò, anche se tremante. Uno ad uno tagliò le gole a quelle creature della notte affamate. Quel rosso cremisi che scendeva dai loro corpi e schizzava. L'umana, stranamente si sentiva soddisfatta, vittoriosa, aveva vinto. Voleva provare ancora quella sensazione, ma purtroppo dovette aspettare il giorno seguente per poter ammazzare qualche altro youkai in giro.
La cosa andò avanti non per poco. Quel sangue. Così rosso. Così caldo. Così dolce. Fuumou non poteva più farne a meno. Lei amava il sangue degli youkai, la faceva sentire così viva squartarli uno per uno.
Dopo un po', però, la sacerdotessa Hakurei di allora era venuta a sapere delle strane morti di masse di youkai tutte insieme, ed ogni giorno moriva un numero sempre maggiore di abitanti. Ed era il compito di quella sacerdotessa scoprire cosa stesse succedendo, ma non fu facile la cosa. Il tutto continuò finché una notte, Junko non vide Fuumou accoltellare qualcuno: stava accoltellando uno youkai, anzi molti youkai. A quale scopo? Sapeva che l'umana ne aveva paura. Certo! Lo stava facendo per difendersi, e di sicuro un giorno sarebbe toccato a lei e le sue figlie. Per fortuna la Yuki-Onna vide la sacerdotessa Hakurei nei paraggi.
<< Lady Hakurei! >> la chiamò Junko, spaventata.
<< Junko, cosa succede? >> chiese la sacerdotessa.
Junko non fece in tempo a rispondere che improvvisamente saltarono fuori Kyo con Mori ed Akane.
<< Cosa succede? Abbiamo sentito gridare. >> chiese Kyo, curioso.
D'improvviso si sentì una risata sadica provenire da non molto lontano. Kyo, Junko, Mori, Akane e la sacerdotessa Hakurei si voltarono verso il suono, e i loro occhi incontrarono Fuumou che squartava delle youkai una ad una, come se si stesse sfogando.
<< Fuu... >> la voce innocente di Akane, che aveva gli occhi spalancati e lucidi dalla paura. Fuumou si voltò verso la ragazza, amareggiata dal fatto che stesse guardando quella scena, insieme a sua sorella, i suoi genitori e...la sacerdotessa Hakurei. L'umana scarlatta fece cadete il coltello ed il cadavere per terra. << Voi...andate subito, non voglio che mi vediate. >> urlò Fuumou, quasi in lacrime. Ma nessuno ascoltò la sua volontà. Rimasero tutti lì, fermi, eccetto la sacerdotessa, che le si avvicinò amareggiata dal comportamento dell'umana.
<< E tu pensi di poter battere la tua paura così? >> chiese freddamente la sacerdotessa. Fummou s'ammutolì, non sapeva cosa rispondere.
La sacerdotessa sospirò, puntando all'umana una lancia. Mori voleva andare verso la sacerdotessa per fermarla, ma fu bloccata dal padre che la tirò di nuovo a sé per far in modo che non intralciasse la cosa, o si sarebbe potuta far male o cose simili.
Fuumou era paralizzata, non sapeva come reagire. Dopotutto si trovava di fronte alla sacerdotessa Hakurei, e non era una cosa da niente. Deglutì.
<< Scusami, essere umano. >> e con queste parole sussurrate a sé stessa, la sacerdotessa uccise l'umana mentre, inutilmente, le due sorelle si precipitarono sulla scena per cercare di evitare ciò. Inutile dire che non ce la fecero, dato che la sacerdotessa non tardò ad uccidere Fuumou. Ed ecco che il sangue che l'umana scarlatta aveva sempre amato, adesso usciva anche dal suo corpo, mentre i pianti disperati di Akane e Mori che s'erano affezionate a Fuumou, che fu la loro babysitter per molti mesi.

<< Beh... >> disse Marisa, un po' scossa << ...è una storia abbastanza triste. Mi dispiace, non lo sapevo.>>
<< Non preoccuparti. >> disse Mori, sorridendo.
Marisa poi s'avvicinò all'uscio. << Beh, buonanotte Mori.>>
<< Buonanotte, Marisa.>>
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:34 am

Cнαpтer 11 - Red Deαd Polтerɢeιѕт'ѕ Reвιrтн

<< Buongiorno, Rinnosuke. >> disse una donna bionda, alta ed affascinante mentre entrava nella bottega. Sembrava essere una creatura molto potente dal suo viso. Aveva i capelli legati dietro al testa, coperti da una cuffietta bianca ed indossava un lungo abito bianco con un corpetto violaceo. In una mano portava un ombrello. Nell'altra aveva un sacco. Il suo nome era Yukari Yakumo, una youkai che aveva la capacità di aprire varchi e di vedere la Great Hakurei Border e manipolarla.
<< Hei, ciao Yukari. >> disse Rinnosuke, con il sorriso sulle labbra.
La youkai bionda appoggiò il sacco che teneva in mano sul pavimento, stando attenta a non rompere gli oggetti al suo interno. << Ti ho portato qualche altra chicca dal Mondo Esterno. >> disse. Esatto, Yukari poteva, grazie ai suoi portali, "scavalcare" i confini di Gensokyo per arrivare al Mondo Esterno, il mondo degli umani, dove ormai la magia era stata dimenticata. Rinnosuke vi curiosò dentro e vi trovò di tutto. Riusciva a riconoscere tutti i nomi e tutte le funzioni. Intanto rigirava quegli oggetti, quasi volesse studiarne tutti i particolari.
<< Ho sentito quello che è successo fra te e Marisa. Mi dispiace molto. >> disse Yukari, apparentemente indifferente all'accaduto.
Rinnosuke le rispose sorridente: << Naah non preoccuparti. Presto le passerà. Certo, avrà esagerato un po', ma vedrai che le cose passeranno. >>.
<< Sei ottimista ma ingenuo, uh? >> rispose Yukari, in tono cupo, per niente di conforto. Il mercante la guardò, aggrottando la fronte, come se non sapesse di cosa stesse parlando. << Ingenuo? Io? Cos'ho detto? >> chiese infine lo youkai umano, tenendo gli occhi su Yukari.
La youkai bionda mise le mani sul manico dell'ombrello, che appoggiò per terra, poi sospirò. << Dico che ormai quella streghetta non è più una bambina. Rinnosuke, lei adesso ha 15 anni, e per gli umani avere 15 anni vuol dire essere adolescenti. Non è come noi che a 15 anni siamo ancora bambini. Tu sai cosa succede nell'età della pubertà, ci sei passato, no? Quelle richieste di matrimonio che ti continua a dire tutt'ora vengono dette con un sentimento diverso rispetto a 10 anni fa. >>.
Il mercante rimase in silenzio, mutando espressione come fosse scioccato dalle parole della youkai bionda. Certo, perché non lo aveva capito? I sentimenti di Marisa ormai erano diventati reali, non erano più quelle richieste di matrimonio infantili e senza un sentimento forte. Lui la stava illudendo e doveva parlarle, spiegare tutto.
<< Beh...ecco... >> Rinnosuke cercò di spiccicare qualcosa, ma non ci riuscì. Dunque disse a Yukari la prima scusa che le passasse per la testa per allontanarla. << Ehm,meglio che tu vada. Devo sistemare tutta questa roba. >> disse frettolosamente il mercante, mentre accompagnava Yukari al'uscita, quasi la stesse spingendo.
<< Hei, io non ho ancora finito! >> disse Yukari.
<< Ciao, è stato un piacere! >> concluse Rinnosuke, sempre frettolosamente e con un sorriso abbozzato sul viso. Poi chiuse violentemente la porta del negozio.
Yukari guardò l'edificio come volesse scorgere quel mercante albino, quando poi, però, fu distratta da una vocina delicata.
<< Buongiorno, Lady Yakumo. >> salutò Akane, sorridente come al solito.
<< Oh, buongiorno Akane. >> rispose Yukari. << Proprio una bella giornata, non trovi? >> continuò la youkai.
<< Già, ha ragione. >> le sorrise la Celestial, poi la guardò confusa, come se si fosse accorta della strana espressione di Yukari. << Qualcosa non va, Lady Yakumo? >> chiese poi Akane.
<< No, non preoccuparti. Ho solo avuto una piccola discussione con Rinnosuke, tutto qui. >> rispose Yukari, sorridendole leggermente.
La Celestial guardò la youkai bionda per qualche istante, per poi scrollare le spalle. << Va bene. Meglio che entri, oppure Rinnosuke mi darà per morta. >> disse Akane, quasi scherzando e facendo una leggera risata divertita. << Arrivederci, Lady Yakumo! >> concluse poi la Celestial.
<< Arrivederci, Akane. >> salutò Yukari, che tagliò l'aria con la punta del suo ombrello, creando un piccolo squarcio e formando un portale pieno di occhi nel quale la youkai bionda dall'abito bianco vi entrò. Poi il portale si chiuse. Akane guardò la scena stupita, quasi non avesse mai visto in giro quegli strani portali che Yukari apriva ounque. Poi entrò nel negozio. Aprendo la porta, Akane fece suonare il campanello che attirò l'attenzione di Rinnosuke. Il mercante cadde dalle nuvole - datosi che stava leggendo un libro, come suo solito - e salutò la Celestial.
<< Hei, eccoti Lotus. >> sorrise lo youkai umano.
<< Buongiorno, Rinnosuke. >> ricambiò la ragazza, pronta per iniziare un nuovo giorno di lavoro.

Il portale che Yukari creò davanti al Kourindou, aprì un'uscita al tempio Hakurei, dove la youkai poi atterrò. << Lady Hakurei, è in casa? >> disse Yukari, con tono alto abbastanza da attrarre l'attenzione della sacerdotessa Reimu. Quest'ultima doveva aver sentito la voce di Yukari rimbombare nel tempio, dato che apparve d'improvviso da una stanza del tempio.
<< Eccomi, Yukari. >> rispose la sacerdotessa, in un tono un po' assonnato. Probabilmente s'era svegliata da poco, datosi la sua voce e per il fatto che si stava stropicciando un occhio. << Beh, il buongiorno non si dà più? >> concluse Reimu.
<< Mi perdoni, Lady Hakurei. Buongiorno. >> si scusò Yukari, facendo un leggero inchino mentre salutò la ragazza. << Ad ogni modo non ha notato per caso qualcosa di strano nell'aria ultimamente? >> chiese infine la youkai, guardando verso l'alto.
<< Mmmh...forse. Ho paura che stria succedendo qualcosa di veramente pericoloso. >> rispose Reimu, con tono preoccupato e con sguardo pensieroso, voltato verso il basso. La youkai e la sacerdotessa non avevano torto, avevano sospettato bene. In effetti qualcosa nell'aldilà stava andando storto, e pareva che un'anima che da tanto voleva raggiungere la superficie di Gensokyo nuovamente, finalmente ci era riuscita.
<< Mori...Akane...sto tornando. >> una youkai dai lunghi capelli cremisi e gli occhi dello stesso colore e con una splendido abito principesco apparve nel Netherworld. Attorno a lei un'aura lucente giaceva e la rendeva imponente. Stava scendendo fino alla Youkai Mountain, da dove poi ne avrebbe raggiunto i piedi per poi girare per Gensokyo, in cerca delle sue sorelle Mirai. Fuumou era tornata dagli inferi, e da umana era diventata una youkai, una Poltergeist.
In effetti a Gensokyo si stavano verificando vari disordini, e di solito i disordini preannunciano l'arrivo di un Poltergeist.
Ben presto Reimu avrebbe avuto del lavoro da fare.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:35 am

Cнαpтer 12 - Mιѕυɴderѕтood Alcнeмιѕт oғ Uɴlυcĸy Soυlѕ

Mentre la Poltergeist scarlatta scendeva dal Netherworld, una voce bambinesca ruppe il silenzio della scena.
<< Nemmeno mi dici grazie, ne~? >> disse una ragazza che apparve dietro Fuumou. La Poltergeist non sembrava affatto spaventata da questa voce improvvisa, anzi pareva la conoscesse. Poi sbuffò e si voltò verso la ragazza.
Questa ragazza aveva lunghi capelli neri e occhi violacei.
Indosso aveva un vestitino nero, con una gonna che finiva al ginocchio, contornata da tre merletti sovrapposti l'uno all'altro, di colore blu, rosa ed arancione. Sulla gonna aveva un piccolo grembiule bianco e blu scuro che le circondava tutta la gonna. La sua maglia aveva le maniche lunghe e bianche, con dei gemelli blu scuro, così come il colletto. Il corpetto era nero con qualche bottone giallo. Ai piedi aveva un paio di autoreggenti bianche e dei mocassini.
La Poltergeist le sorrise. << Hai ragione Ai. Dovrei ringraziarti per quello che hai fatto... >> le disse Fuumou.
La ragazza bruna le ricambiò il sorriso, con un viso alquanto sadico.
<< Bene, adesso potrai finalmente ritornare da quelle sorelle di cui parli tanto, ne~? >> la ragazza le si avvicinò lentamente, facendo attenzione a non cadere dalla ripida discesa del Netherworld, con le braccia conserte, gli occhi che al bagliore della luna luccicavano e i capelli che ondeggiavano ad ogni passo, accompagnati dal vento leggero che invase il paesaggio. << Lei è fortunata ad avere un'alchimista come conoscente. >> continuò la ragazza, quasi vantandosi.
<< Sai? Devo ammettere che hai ragione. >> rispose Fuumou, facendo una leggera risatina.
Certo che rispetto a 120 anni fa Fuumou era diventata molto imponente, più o meno come Yukari - anche se l'eleganza della youkai bionda non poteva essere superata da una mera Poltergeist, che un tempo era anche solo un piccolo essere umano che si occupava di una Yuki-Onna e di una Celestial.
Ora però non aveva più motivo di temere gli youkai. Ormai era una di loro, e poteva vagare per Gensokyo a suo piacimento e senza aver timore di incontrare demoni, streghe o quant'altro.
L'alchimista che la aiutò a tornare in vita si chiamava Tamashii no Ai, che incontrò qualche anno fa sempre nella Forest of Magic durante in suo periodo di babysitting a Mori ed Akane. Allora aveva paura di lei, ma Ai le aveva detto che un giorno le sarebbero tornati utili i suoi poteri alchemici, ed infatti aveva ragione.
Finalmente Fuumou era tornata in vita grazie ai poteri di Ai.
Infatti Ai era l'alchimista delle anime defunte,e se voleva poteva far resuscitare un morto.
La cosa che la distingueva dagli altri è che alla fine di ogni domanda diceva sempre "ne~", un intercalare che ricordava molto il "da✩ze~" di Marisa.
<< Hei, Ai. Che ne dici di diventare la mia guardia del corpo? >> chiese d'improvviso la Poltergeist, fermandosi dopo aver fatto un piccolo passo in avanti. Ai si sorprese alla domanda, per poi pensarci su, ma pareva piacerle l'idea.
<< Certo, Lady Hitori. >> disse Ai, sorridendo alla sua nuova padrona.

Le due youkai scesero da Netherworld a passo lento, con il ventro fra i capelli che li scuoteva leggermente.
La luna illuminava la scena, e rendeva il tutto molto macabro ed elegante.
<< Sa, forse grazie al tuo ritorno le due sorelle smetteranno di lottare. >> disse s'improvviso Ai, mentre seguiva la sua nuova padrona.
Fuumou si fermò. << Lottare? Vorrai dire litigare. >> rispose Fuumou, confusa e anche un po' sbalordita, poi cominciò a camminare, in attesa della risposta da parte della sua guardia del corpo.
<< No no. Lottare. >> disse Ai, contraddicendo Fuumou. << Non lo sapevi, ne~? Mori ed Akane stanno lottando per la sopravvivenza personale. Da quando sono diventate adolescenti le due ragazze hanno scoperto i loro poteri e le loro debolezze. Pare che sia Mori sia Akane vogliano uccidersi a vicenda. Sa, Mori vorrebbe far regnare l'inverno così da non rimanere chiusa in letargo per sei lunghi mesi, mentre Akane vorrebbe far regnare la primavera così da non aver il pericolo di morire durante il tragitto casa-lavoro in inverno. >> spiegò l'alchimista dai lunghi capelli corvini, mentre camminava seguendo la sua padrona lungo la discesa del Netherworld.
La Poltergeist scarlatta ascoltò l'alchimista attentamente e anche attonita.
<< Se qualcuno non interviene di certo quelle due combineranno un casino epocale, e la sacerdotessa Hakurei avrà molto lavoro da fare. Risparmiaglielo e falle smettere. >> continuò Ai.
La Poltergeist incupì lo sguardo. Quel cognome le faceva tornare in mente brutti ricordi e la sua morte, dovuta proprio grazie alla sacerdotessa Hakurei di 120 anni fa. Non era colpa sua se allora aveva paura degli youkai e l'istinto le diceva di uccidere qualunque demone fosse passato nella sua strada. Ma non sarebbe comunque stato necessario uccidere tutti quegli youkai, ma a lei non importava. A lei importava sopravvivere, salvarsi dalla fame degli youkai. Nient'altro.
<< Mmmh...non sono di certo devota a questa casta per come mi maltrattarono. >> rispose Fuumou, in tono cupo e con fare vendicativo. Poi prese un respiro profondo e addolcì sia il tono sia la sua espressione, e fece un sorriso macabro. << Ma potrei comunque cercare di evitare una catastrofe. Lo faccio di sicuro per Mori ed Akane, e non per diminuire il lavoro a Lady Hakurei. >> concluse poi la Poltergeist, facendo una leggera risatina.
<< Su andiamo. Non possiamo rimanere qui. >> disse l'alchimista, invitando la sua padrona a scendere verso la Youkai Mountain.

Al tempio Hakurei tutto era tranquillo, e per fortuna nulla stava minacciando Gensokyo, o così almeno sembrava.
Reimu si era cimentata nelle pulizie del giardino del tempio, dato che il vento spazzò via qualche petalo dei fiori di pesco facendoli cadere per terra.
<< Uff, ci voleva anche il vento. >> sbuffò la sacerdotessa, mentre spazzava i petali dal giardino.
D'improvviso uno strano rumore si sentì dal tempio, come se qualcuno avesse spinto qualcosa facendola strisciare sul pavimento. Reimu si voltò verso il rumore, ma non vide nulla di strano, tranne che la cassa delle donazioni era un poco più a destra rispetto a prima.
Convincendosi fosse solo un'impressione, Reimu scrollò le spalle, tornando alle sue pulizie del giardino.
Poi di nuovo quel rumore. Reimu si voltò di nuovo: la cassa si era spostata ancora più a destra.
La sacerdotessa guardò l'oggetto per qualche secondo, poi sospirò. << Marisa, smettila! >> disse Reimu, convinta che ci fosse veramente la strega ordinaria a spingere la cassa delle donazioni. Ma la sacerdotessa non ricevette risposta.
<< Hei, Reimu! >> Marisa apparve d'improvviso affianco a Reimu.
<< Oh, Marisa potresti gentilmente finirla di sbattere il mio box delle donazioni a destra e manca? >> disse Reimu a Marisa, leggermente irritata.
Marisa la guardò confusa e la fronte aggrottata. << Uh? Di cosa stai parlando? >> chiese la streghetta bionda, guardando Reimu con i suoi occhi dorati. Poi di nuovo quel rumore. Reimu e Marisa notarono che il box si stava muovendo da solo. Se non era Marisa, allora chi poteva mai essere?
Reimu deglutì, avvicinandosi riluttante alla scatola, accompagnata da Marisa con passo lento e felpato.
Guardarono dietro il box, ma nessuno era lì che muoveva l'oggetto, e di sicuro nessuno ci poteva essere entrato dentro per muoverlo.
Quella non sarebbe stata una giornata come le altre.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:40 am

Cнαpтer 13 - Tнe Movιɴɢ Oвjecтѕ Iɴcιdeɴт

<< Oh, Marisa potresti gentilmente finirla di sbattere il mio box delle donazioni a destra e manca? >> disse Reimu a Marisa, leggermente irritata.
Marisa la guardò confusa e la fronte aggrottata. << Uh? Di cosa stai parlando? >> chiese la streghetta bionda, guardando Reimu con i suoi occhi dorati. Poi di nuovo quel rumore. Reimu e Marisa notarono che il box si stava muovendo da solo. Se non era Marisa, allora chi poteva mai essere?
Reimu deglutì, avvicinandosi riluttante alla scatola, accompagnata da Marisa con passo lento e felpato.
Guardarono dietro il box, ma nessuno era lì che muoveva l'oggetto, e di sicuro nessuno ci poteva essere entrato dentro per muoverlo.
Quella non sarebbe stata una giornata come le altre.


Per un po' il box finì di muoversi come se fosse posseduto da qualche strano spirito defunto, e Reimu e Marisa preferirono non pensarci più, e la mattinata passò normalmente.
Come al solito, Reimu aspettava che qualche fedele fosse arrivato lì per fare una donazione alla divinità degli Hakurei che, diciamocelo, Reimu non sapeva nemmeno chi fosse. Al tempio quasi nessuno veniva a fare offerte, seppur il tempio era molto popolare a Gensokyo per le molteplici feste che Reimu organizzava e dove quasi tutta la landa veniva invitata. L'unico ospite frequente era Marisa, o a volte Sakuya, ma non donavano.
Marisa rimase al tempio con Reimu per la mattinata: voleva rimanerle accanto nel caso si fosse verificata un'altra anomalia, ma dopo il box che si spostava nessun fenomeno strano stava stravolgendo una giornata ordinaria.
La sacerdotessa e la streghetta rimasero fuori a bere una tisana e mangiare qualche onigiri, mentre guardavano il paesaggio che si estendeva davanti all'entrata del tempio.
Non passarono molti minuti che da lontano si intravide una ragazza correre spaventata verso il tempio. Aveva i capelli corti e verde scuro e due orecchie da Yamabiko sulla testa, era bassina e aveva due enormi occhi smeraldo. Indosso aveva un completino rosa e due scarpettine nere. La ragazza rispondeva al nome di Kyouko Kasodani, ed era la domestica del Tempio Myouren, un tempio buddhista gestito da Byakuren Hijiri.
<< Lady Hakurei! Lady Hakurei! >> gridava la Yamabiko, affannata e terrorizzata che, intanto, era riuscita ad attirare l'attenzione sia di Reimu sia di Marisa. Le due si voltarono verso Kyouko, che si fermò ad un metro di distanza dalle due.
La Yamabiko si piegò, mettendo le mani sulle ginocchia e respirando a fativa. Aveva la fronte bagnata dal sudore e i capelli spettinati per la grande corsa fatta dal tempio Myouren al tempio Hakurei.
<< Cosa succede, Kyouko? Sembra proprio che tu abbia visto un fantasma, ze. >> chiese Marisa, guardando la youkai dai capelli verdi preoccupata.
Kyouko alzò lo sguardo fino ad incrociare quelli di Reimu e Marisa. I suoi occhi erano pieni di paura: doveva essere successo qualcosa di veramente terribile.
<< Lady Hakurei, Marisa, al tempio Myouren stanno accadendo cose strane. Oggetti inanimati iniziano a spostarsi da soli. >> disse la Yamabiko, con il cuore in gola e con le gambe tremanti. A Reimu e Marisa venne subito in mente lo strano fenomeno di stamane riguardante il box che si spostava, lo stesso fenomeno che la youkai dell'echo stava raccontando. La streghetta e la sacerdotessa si scambiarono uno sguardo, come se si stessero dicendo a vicenda "dobbiamo andare" con il pensiero.
Reimu si alzò di scatto, con sguardo deciso e con quell'aria coraggiosa che ogni volta mostrava. Quella sacerdotessa era veramente di buon cuore e anche molto coraggiosa.
<< Kyouko, portaci al tempio Myouren. >> disse la sacerdotessa, con tono deciso. E così fu.
Kyouko portò Reimu e Marisa al tempio buddhista, dove incontrarono subito Byakuren, la sacerdotessa, o meglio dire la monaca, altrettanto spaventata dallo strano fenomeno. Marisa si avvicinò alla monaca. << Byakuren, cosa sta succedendo, ze? >> chiese la streghetta, fermandosi a pochi centimetri da Byakuren.
<< Oh, Lady Kirisame... >> la monaca buddhista si voltò verso la maga nera dagli occhi d'oro, e la guardò con sguardo preoccupato - dovette abbassare la testa per guardarla, Marisa e Reimu erano molto basse in confronto a lei - e spiegò il tutto e di come gli oggetti si spostavano da una parte all'altra senza che nessuno li toccasse. Reimu intervenne nel discorso, raccontando che successe la stessa cosa anche al suo box delle donazioni. Poi la rassicurò dicendole che avrebbe risolto il problema. Poi entrò, senza nessun segno di timore sulla sua espressione, seguita dalla fidata compagna di squadra Marisa.
Con gran sorpresa, Marisa vide che nel tempio c'era Akane ed il sangue le salì in faccia. Intanto, però, nel tempio non stava succedendo nulla di strano.
Marisa, però, ebbe l'istinto di avvicinarsi ad Akane. S'avviò verso di lei con passo deciso e con una smorfia di rabbia sul volto.
<< Marisa, dove vai? >> le chiese Reimu, seguendola con lo sguardo, senza che però la streghetta nera le rispose.
<< Uhm...quindi sei qui. >> disse la streghetta, in un tono per nulla cortese.
Akane, che pareva stesse indagando anche lei, riconobbe la voce e si voltò. Sentì una stretta al petto quando scoprì che quella voce era di Marisa, che non la stava guardando affatto bene. << Ciao Marisa. Bella giornata, credo... >> disse la youkai della primavera, un po' titubante e anche un po' spaventata.
<< Poteva andare meglio, ze. >> ribatté la streghetta, mettendosi la scopa fra le spalle. << Cosa ci fai qui? Vuoi anche prenderti Reimu e rimpiazzarmi? >> continuò Marisa.
Akane sospirò, scocciata della reazione di Marisa e pareva aver perso la paura. << Marisa, smettila. Io non voglio prenderti nessuno, e di certo non ti ho preso Rinnosuke. >> disse, con un tono abbastanza alto.
<< Invece sì. Ormai lo hai stregato! Come posso smetterla? >> Marisa rispose, dando uno spintone alla Celestial dagli occhi verdi.
<< Finiscila con questo vittimismo. >> disse poi Akane, ricambiando lo spintone ricevuto prima dalla strega nera.
<< Basta voi due. Dobbiamo indagare. >> disse infine Reimu, intromettendosi nel litigio fra Marisa ed Akane. << Dobbiamo vedere cosa sta succedendo. >> concluse poi.
Marisa lanciò un'occhiata di sfida ad Akane, che quest'ultima ricambiò. Poi tornarono tutte e tre ad osservare la stanza.
Nessun movimento sospetto si verificò nei seguenti minuti. Poi d'improvviso un rumore di un mobile che strisciava. Akane, Marisa e Reimu si voltarono spaventate dal rumore, senza però capire da dove provenisse. Poi il silenzio. Poi un altro rumore. Le ragazze, però, riuscirono finalmente a capire da dove venisse il rumore. Piano pinao, però, tutto gli oggetti iniziarono a muoversi.
<< Ma cosa...? >> Marisa si guardò intorno, spaventata, osservando i vari oggetti che camminavano.
Kyouko, invece, stava per svenire dalla paura e intanto si teneva abbracciata a Byakuren. Anche Akane sembrava spaventata dallo strano fenomeno.
Reimu, invece, sembrava fosse abituata a questo, e si preparò all'uscita di uno youkai molesto, tirando fuori alcune sue spellcard.
Cosa poteva succedere?
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Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:41 am

Cнαpтer 14 - Fιrѕт Sтαɢe - Godeѕѕ oғ Sĸy

<< Ma cosa...? >> Marisa si guardò intorno, spaventata, osservando i vari oggetti che camminavano.
Kyouko, invece, stava per svenire dalla paura e intanto si teneva abbracciata a Byakuren. Anche Akane sembrava spaventata dallo strano fenomeno.
Reimu, invece, sembrava fosse abituata a questo, e si preparò all'uscita di uno youkai molesto, tirando fuori alcune sue spellcard.


Akane si guardò per bene intorno, cercando di avvistare qualche figura di uno youkai che si nascondeva tra i mobili del tempio. Marisa, invece, sfoderò il suo hakkero.
Nulla. Gli oggetti continuavano a muoversi, ma nessun segno di uno youkai nascosto. Sembrava che gli oggetti si muovessero da soli.
Dopo un po' gli oggetti smisero di muoversi e tutto tornò normale.
Kyouko perse i sensi per il forte spavento, e cadde fra le braccia di Byakuren, che la sollevò faticosamente.
La monaca entrò nel tempio, avvicinandosi a Reimu, con sguardo confuso ed un po' preoocupato. << Lady Hakurei, allora cosa sta succedendo? >> le chiese Byakuren.
Reimu rivolse lo sguardo alla monaca, e così fecero anche Akane e Marisa.
<< Non so, ma oggi non è la prima volta che capita. E' successo anche con il mio box delle donazioni stamattina. >> replicò Reimu.
Byakuren sospirò preoccupata, ma Marisa parve avere una piccola idea, così si avvicinò alla monaca.
<< Hey, Byakuren. >> disse Marisa con voce alta, attirando l'attenzione della monaca.
<< Dica, Lady Kirisame. >> rispose Byakuren, guardando Marisa con quei suoi occhi castani brillanti.
<< Hai per caso preso qualche strano talismano in giro - o magari te lo ha venduto quell'uomo ai confini della Forest of Magic? >> chiese Marisa, che forse aveva capito quello che stava succedendo. Sfortunatamente Byakuren scosse lentamente la testa in senso orizzontale, con gli occhi chiusi e lo sguardo dispiaciuto e basso. << No, mi dispiace Lady Kirisame. >> replicò la monaca maga. << Ora, se volete scusarmi vorrei mettere Kyouko a riposo. Pare che questa storia le abbia fatto non tanto bene. >> concluse poi, sorridendo. Poi si allontanò a passi lenti dalle tre ragazze.
<< Arrivederla, Lady Hakurei. Arrivederla, Lady Kirisame. Arrivederla anche a lei, signorina. >> concluse poi la monaca, sparendo in una stanza del tempio.
<< Beh, ora sappiamo che l'origine del fenomeno non è qui. >> disse Reimu, sbuffando. << Beh, meglio cercare la causa di ciò, non trovate? >> propose infine la sacerdotessa.
La Celestial e la streghetta annuirono insieme.
Così Reimu, Akane e Marisa uscirono dal tempio Myouren per recarsi all'origine del disastro.
Il primo sospetto fu Kanako: lei era una dea dopotutto, e poteva quindi causare una cosa del genere.
Non ci pensarono due volte, e si diressero verso la Youkai Mountain, sfrecciando nell'aria a gran velocità. Non ci misero molto ad arrivare alla Youkai Mountain, ma la salita era molto ripida, ed è proprio a metà strada che una ragazza dai capelli verdi ed il kimono bianco e blu le fermò.
<< Ma guarda chi si rivede: Reimu Hakurei e Marisa Kirisame. >> disse la ragazza, volando lentamente verso il gruppo di ragazze. << E quella lì? Chi è? >> chiese poi, scrutando Akane dietro Reimu e Marisa. Queste due si voltarono verso la Celestial.
<< Lei è Akane Mirai. >> rispose Reimu. << In ogni caso salve anche a lei, Sanae Kochiya. >> continuò la sacerdotessa, guardando la rivale con aria di sfida. << Potreste gentilmente portarci dalla dea Yasaka Kanako? Dobbiamo parlarle >> chiese infine.
Sanae ricambiò lo sguardo della sacerdotessa dal kimono rosso, e puntò minacciosamente il suo bastone verso Reimu.
<< Dipende. Cosa le devi chiedere? >> chiese poi, in tono sospetto.
Akane si avvicinò alla sacerdotessa. << Dobbiamo solamente chiarire una questione. Oggi si stanno verificando fatti strani di oggetti che si muovevano senza che nessuno li tocchi. >> spiegò la Celestial, in tono molto calmo e cortese. Sanae, invece la guardò con sguardo minaccioso. << Heh, di sicuro Lady Yasaka non ne è la causa, e nemmeno Lady Moriya. >> affermò la sacerdotessa verde.
<< Almeno facci parlare. Magari possiamo avvertirla! >> replicò Marisa, che pareva essersi innervosita molto.
Sanae rivolse lo sguardo alla streghetta dagli occhi dorati, e la fissò per qualche secondo, per poi guardare tutte e tre. La sacerdotessa del vento sospirò.
<< Va bene, venite. >> concluse Sanae, iniziando a volare salendo la montagna. Reimu, Marisa e Akane la seguirono.
Le quattro ragazze salirono la montagna fino ad arrivare al tempio Moriya, il tempio della sacerdotessa Sanae dove risiedevano le dee Kanako Yasaka e Suwako Moriya.
<< Ecco ci qui. >> disse Sanae, atterrando sul pavimento del tempio. Così fecero anche le altre tre ragazze che la seguirono.
La sacerdotessa del vento aprì l'entrata del tempio. << Lady Yasaka. Qualcuno vorrebbe parlarle. >> disse Sanae attirando l'attenzione della dea del cielo.
Kanako aveva i capelli viola e gli occhi color rubino. Indossava un abito rosso, dei sandali tipici giapponesi e sulla testa aveva un cerchietto con delle foglie autunnali. Dietro aveva un grande cerchio Shimenawa e sul petto aveva uno specchio. Era seduta sul pavimento, con le gambe all'indiana e le braccia incrociate.
<< Yasaka Kanako. >> Reimu si avvicinò alla dea e la chiamò con tono imponente.
La dea del cielo si voltò verso la sacerdotessa dal kimono rosso, guardandola con quel suo sguardo che la rendeva suprema, superiore, inarrivabile. << Hakurei Reimu. E' un piacere vederla. Cosa ti serve? >> le chiese Kanako. Aveva un timbro maschile e tuonante, e anche una voce molto alta.
<< Siete per caso voi la causa degli oggetti che si muovono? >> le chiese Reimu.
Kanako mutò lo sguardo: da solita dea divertita diventò seria, e forse anche arrabbiata per un'accusa ingiusta. << E ne hai le prove? Per quale motivo dovrei farlo? >> ribatté la dea, guardando Reimu con sguardo nervoso. Perché doveva incolpare lei? Kanako non ne avrebbe avuto il motivo.
<< Vai a cercare delle prove prima di incolparmi. >> concluse la dea del cielo.
Sanae si avvicinò a Reimu e le prese il polso. << Lady Yasaka ha ragione. Come puoi incolpare lei senza un minimo motivo? >> le chiese la sacerdotessa del vento, in tono minaccioso. Reimu staccò violentemente il suo polso dalla mano di Sanae. << Solo sospetti. Dopotutto lei è una dea, vero Kanako? >>.
<< Non mi pare un sospetto buono. >> rispose la dea, facendo una leggera risatina. << Dì la verità, Reimu. Tu non sai minimamente chi sia stato e né come trovare le prove per capire chi è stato. Se non sai fare la sacerdotessa Hakurei perché non lasci l'incarico. >> concluse Kanako.
Reimu strinse i pugni così forte che le unghia le crearono dei solchi sui palmi della mano. << Lei mi sta deridendo. >> rispose la sacerdotessa.
Questa cercò di scagliare un pugno violento alla dea Kanako, che riuscì a difendersi usando i suoi coltelli, mentre Sanae cercava di tenerla ferma da dietro.
La lama di uno dei coltelli perforò il polso di Reimu, dal quale iniziò a cadere del sangue. Alla visione della scena, Marisa istintivamente decise di aggredire la dea.
<< Light Blast 「Shoot the Moon」 >> dichiarò Marisa.
<< Marisa! Non farlo! >> gridò Akane, spaventata.
Ma prima che se ne accorgesse la spellcard era iniziata. Piccoli laser provenienti dietro di Kanako assalirono quest'ultima, insieme ad una pioggia di stelline.
La dea venne colta di sorpresa dall'attacco,e non ebbe il tempo di accorgersi che i danmaku andavano verso di lei che fu colpita da un laser.
Cadde a terra sfinita e anche dolorante. Dalla schiena usciva sangue.
<< Sei stata fortunata. Non ho usato il mio Master Spark o saresti stata sgretolata viva. >> disse Marisa, con tono serio e mettendo la scopa sulle spalle.
<< Andiamo, ragazze. Qui non abbiamo nulla da fare. >> concluse poi la streghetta bionda, uscendo dalla porta del tempio. Quella ragazza non era mai stata così seria in vita sua. Reimu ed Akane la seguirono, quest'ultima preoccupata e a passi lenti.
<< Lady Yasaka! >> Sanae si precipitò verso la dea del cielo, prendendola fra le sue braccia. Aveva le lacrime agli occhi, preoccupata per Kanako.
La dea vestita di rosso tossì un po'. << Non preoccuparti, Sanae. Questo è poco per una dea. >> disse Kanako, sorridente e con il suo sguardo divertito, e ciò fece sollevare il morale di Sanae.

Akane, Reimu e Marisa uscirono dal tempio, queste ultime due non curanti di Kanako. Dopo solo un paio di metri di camminata, però, il gruppo si ritrovò davanti una ragazza bassa, con i capelli biondi e lisci. Aveva gli occhi castani e indossava un abito blu e bianco. Sulla testa aveva un cappello grande e di colore beige, con alle estremità due occhi rotondi da rana. Aveva un paio di autoreggenti bianche e delle scarpette.
<< Cosa avete fatto a Lady Kanako! >> disse la ragazza, quasi piangendo.
Akane s'intenerì alla visione. << No, non piangere, piccola. Loro non volevano mica. >> disse la Celestial, dispiaciuta. Si abbassò verso la ragazza e le mise una mano sulla testa.
<< Piccola? >> la bambina parve innervosirsi. << Signorina, lei non sa con chi sta parlando. Io sono Moriya Suwako, dea delle montagne e una delle dee più vecchie. Ed ora affronterete la mia ira. Vendicherò Kanako. >> concluse la ragazza, stringendo i pugni e assumendo uno sguardo furioso.
Suwako Moriya, la dea delle montagne, era pronta.
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Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:42 am

Cнαpтer 15 - Secoɴd Sтαɢe - Aɴ Eαrтн-Creαтιɴɢ Nαтιve Goddeѕѕ

<< Lady Moriya >> la streghetta nera avanzò verso la dea dai capelli biondi << Non era nostra intenzione uccidere Lady Yasaka - anche perché è immortale, quindi lascia stare. La tua amica sta bene, ze. >> disse poi Marisa, che fece per andare. Reimu ed Akane la seguirono.
Suwako si voltò verso le ragazze, in particolare fissò Marisa con aria vendicativa. La dea lanciò dei danmaku contro la schiena di Marisa, in modo molto violento, tanto che la strega cadde a terra subito, attirando l'attenzione delle altre due ragazze, che guardarono la scena impaurite mentre Marisa cadde a terra, rimanendo lì, stesa ed immobile, con del sangue che le usciva dalla schiena.
Suwako guardò le ragazze come per dire "Hei, vi sfido". I suoi occhi parevano voler diventare rossi. Eppure quella dea aveva lo sguardo sempre così innocente, ed ora aveva appena messo al tappeto in un modo molto violento un'umana.
Reimu ricambiò lo sguardo. << Ok, non so dove lei voglia arrivare, ma non lascerò che lei uccida Marisa. >> disse la sacerdotessa, puntando il suo bastone purificatore verso Suwako.
<< Nemmeno io voglio che facciate del male a Kanako. >> rispose la piccola dea della terra, spostando con la mano il bastone di Reimu, per poi estrarre una Spellcard.
Reimu fece un paio di passi indietro, guardando spaventata la Spellcard di Suwako. Le sue Spell Card erano letali e difficili da schivare, e fu solo un miracolo se dopo aver sconfitto Kanako che la minacciava di chiudere il suo tempio, riuscì a battere anche la piccola dea bionda.
<< Che intenzioni ha, Lady Moriya? >> chiese la sacerdotessa Hakurei, guardando la dea terrorizzata e prendendo d'istinto anche lei una sua Spell Card.
Suwako fece un sorriso malizioso, portandosi la Spellcard davanti alle labbra e tenendola fra l'indice ed il medio.
Intanto Akane si era avvicinata verso Marisa, cercando di medicarla.
<< Akane, non fa nulla. Ho subito di peggio, ze. >> disse la streghetta, che pareva aver dimenticato la collera che provava verso la Celestial.
<< Ma io non posso lasciarti in queste condizioni. >> rispose Akane, preoccupata per le ferite che portava Marisa, ma quest' ultima si alzò, come se niente fosse, in forma come sempre. Pareva immune ai danmaku. Poi la streghetta bionda s'avvicinò alla sacerdotessa, e rivolse la parola a Suwako.
<< Hei, tu sei una dea e lei è pur sempre un umana. Un combattimento per nulla equo, da ze. >> disse Marisa, impugnando il suo hakkero e prendendo la spellcard che lo accompagnava. Akane si avvicinò alle due ragazze.
<< Aspettate. Qui ci penso io. >> disse la Celestial, assumendo uno sguardo serio e sbarrando la strada a Reimu e Marisa con il braccio. << Una dea contro una Celestial è abbastanza equo, non trovate? >> continuò Akane, facendosi una domanda retorica alla fine. Poi, con aria di sfida, estrasse anche lei le sue Spellcard, pronta ad attaccare Suwako.
<< Sei sicura, Akane? >> chiese Reimu, apparentemente indifferente, ma preoccupata per Akane.
<< Stia tranquilla, Lady Hakurei. Ci penso io. Se poi sentirete il bisogno di intervenire fate pure. >> tranquillizzò Akane.
Suwako guardò la ragazza, facendo un ghigno che non prometteva molto bene. << Bene bene. Moriya Suwako, La più Alta degli Dèi Nativi. Con chi ho il piacere di battermi? >> disse Suwako, presentandosi. La risposta di Akane non tardò ad arrivare e, con tono deciso e sguardo di sfida, la Celestial di presentò.
<< Mirai Akane, La Principessa della Primavera che Danza intorno al Sole. Piacere, Lady Moriya. >> rispose Akane, sorridendo alla dea in modo malizioso.
<< Aspetta...il tuo nome non mi è nuovo, sai? >> chiese d'improvviso Suwako, abbandonando la posizione da combattimento. << Tu non sei la domestica di quello Youkai-Umano che lavora ai confini della Forest of Magic? O sbaglio? >> continuò la dea delle montagne, che stava iniziando a nutrire una certa curiosità sull'identità della ragazza. Intanto le si avvicinò lentamente. << E se la memoria non m'inganna hai una sorella minore di nome Mori, quella Yuki-Onna che vive nel Misty Lake. >> aggiunse poi la dea, girandole intorno. << Tua sorella mi ha parlato di te. >> concluse Suwako. Pareva le stesse facendo quel discorso per distrarla, visto che subito dopo le lanciò qualche danmaku addosso, facendola cadere per terra.
Reimu e Marisa si precipitarono verso la Celestial, che pareva riportare ferite abbastanza gravi.
<< Sei sleale, ze. >> disse Marisa, voltando lo sguardo verso Suwako, che aveva incrociato le braccia.
La dea non degnò Marisa della sua risposta: si limitò a guardarla male.
La strega bionda sospirò, scocciata della stupida ed infantile reazione di Suwako. << Quand'è così... >> disse Marisa, furiosa ed estraendo una Spellcard. << Love Sign "Non-Directional Laser" >> urlò la maga dal vestito nero e bianco. Fasci di laser e proiettili a forma di stelle e molto colorati si espansero per il campo di battaglia, mentre Marisa lanciava quella miriade di danmaku colorati volando sulla sua scopa, standoci con i piedi come suo solito.
Quella Spellcard era stata "ispirata" ad un attacco di Patchouli Knowledge, la strega del sapere, colei che manipolava gli elementi della Terra - il quale non era una Spellcard.
Suwako fu abile a schivare i danmaku di Marisa, e riuscì ad avvicinarsi a lei, così da dare il via ad un duello corpo-a-corpo.
<< Akane, tutto apposto? >> chiese Reimu, preoccupata per la salute della Celestial.
Akane non sembrava soffrire molto il dolore delle ferite, quasi come non le avesse mai avute. << Sto bene, Lady Hakurei, grazie. >> le disse sorridendo. Poi le due ragazze guardarono in alto, dove Marisa e Suwako stavano menandosi e sparandosi danmaku addosso. Reimu sentiva in lei quel senso che le diceva di intervenire. Marisa, seppur sapeva usare la magia grazie all'insegnamento dell'ormai defunta Mima, era pur sempre un'essere umana, e Suwako era una dea.
<< Rimani qui, Akane. Marisa ha bisogno di me. >> disse Reimu, lievitando verso le due sfidanti. Akane la guardò allontanarsi, per poi tornare a guardare le due sfidanti picchiarsi.
Marisa teneva i pugni ben saldi, e sapeva perfettamente tenersi in equilibrio sulla sua scopa di saggina, anche se spiccava grandi salti per evitare i colpi di Suwako, che anche lei cercava di picchiarla, sospesa nell'aria anche lei.
<< Dream Sign "Evil-Sealing Circle" >> dichiarò Reimu, attirando l'attenzione di Marisa e Suwako. Gli amuleti di Reimu e danmaku bianchi sferici e frecce rosse che seguivano una forma circolare riempirono lo scenario. Suwako tentò di schivare quella pioggia di proiettili bianchi e rossi, anche se venne colpita da alcuni di essi, poiché i danmaku erano veramente troppi.
Intanto Reimu portò con sé Marisa giù al suolo, vicino ad Akane, che giaceva sul pavimento, che aveva assistito allo scontro per tutto il tempo.
D'improvviso Suwako venne colpita in pieno e cadde a terra, perdendo l'equilibrio. Il sangue le scendeva dalle braccia, ed il suo corpo era coperto da graffi e tagli. I suoi vestiti erano rovinati ormai.
Reimu e Marisa si avvicinarono a lei. Akane le seguì lentamente.
<< Perché...avete ferito...Lady Yasaka? >> disse Suwako, senza neanche più la forza di respirare.
<< Non era nostra intenzione di ferire Lady Yasaka. >> rispose Reimu, con sguardo indifferente. << Stavamo solamente indagando sugli oggetti che si muovevano di loro spontanea volontà. >> concluse la strega Marisa.
Suwako fece una leggera risata. << Lady Yasaka? Muovere gli oggetti? Lei ha l'abilità di creare il cielo, non di muovere gli oggetti. Perché non cercate qualcuno che abbia questo potere? >> rispose la dea delle montagne. In effetti aveva ragione.
Reimu, Akane e Marisa parvero rifletterci. Poi ecco una brillante idea che venne alla Celestial dagli occhi verdi.
<< I Poltergeist! >> disse Akane, sottovoce, anche se comunque attirò l'attenzione delle presenti.
<< Non è una cattiva intuizione. Complimenti, Akane. >> rispose la sacerdotessa, quasi entusiasta, ma comunque calma.
<< Dopotutto i Poltergeist annunciano il loro arrivo creando disordini, no? >> continuò la Celestial.
<< Beh, non hai tutti i torti, ze. >> disse Marisa, con aria da menefreghismo e mettendo le mani dietro la nuca.
<< Ci perdoni, Lady Moriya. >> Reimu si inchinò a Suwako, che la rassicurò, dicendo che non era nulla, e anche dandole la buona fortuna per il suo viaggio.
Dopodiché le tre ragazze partirono per Gensokyo alla ricerca del colpevole.
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 8:42 am

Cнαpтer 16 - Tнιrd Sтαɢe - Tнree Orιeɴтαl Mυѕιcιαɴѕ

<< Lady Hakurei? >> Akane chiamò Reimu. La sacerdotessa si voltò verso la Celestial, guardandola con sguardo interrogativo.
<< Dimmi, Akane. >> disse Reimu.
<< Sai per caso dove trovare dei Poltergeist? >> chiese la Celestial, ignorante del posto dove si trovavano i Poltergeist.
Reimu parve pensarci per un po', finché non ebbe l'illuminazione. << Ci sono tre sorelle Poltergeist che abitano da qualche parte del Misty Lake, in una magione chiamata Ruined Western Mansion. >>.
Appena Akane sentì nominare il Misty Lake ebbe una stretta al petto. Non aveva voglia di incontrare sua sorella minore Mori, non ora.
Non aveva neanche pensato di mettere qualcosa di pesante per non morire congelata.
<< Ehm...Lady Hakurei, e se vi aspettassi ai confini del Misty Lake? >> chiese poi la youkai della primavera, sperando in un'approvazione della sacerdotessa.
<< No, Akane. Non puoi abbandonarci ora. >> ribatté Reimu. << Siamo nel bel mezzo del problema. >> continuò la sacerdotessa, prendendo Akane per il polso e trascinandosela velocemente, fluttuando nell'aria.
Akane sospirò sconfitta.
Era fatta. Era obbligata a seguire Reimu e Marisa - la quale provava antipatia per la Celestial dopo quel litigio con Rinnosuke - verso il Mitsy Lake, alias "Casa di Mori" o "Casa delle fate". Ad Akane non andavano a genio né Mori né le fate. Queste ultime erano sempre pronte a fare scherzi, soprattutto le tre fate della luce - anche se non erano del Misty Lake.
Ma nonostante ciò Akane accompagnò Marisa e Reimu al Misty Lake, riluttante.
Mano mano che scendevano dalla Youkai Mountain la nebbia si faceva sempre più fitta e l'aria sempre più umida e fredda.
Akane sentiva già che la pelle le si stava spaccando per la bassa temperatura, ma non diceva nulla. Preferì tacere per non disturbare ulteriormente Marisa e Reimu.
Dopo la lunga discesa ecco che le tre ragazze si trovarono finalmente al Misty Lake che, fortunatamente, era ai piedi della Youkai Mountain.
<< Perfetto. Dobbiamo solo cercare questa Riuned Western Mansion. >> disse Marisa, guardandosi intorno, cercando di individuare qualcosa fra la nebbia. << Dobbiamo chiedere a qualcuno dove si trova la magione delle sorelle Prismriver. >> concluse la maga nera.
Anche Reimu incominciò a cercare qualcosa tra la nebbia, a volte mettendosi anche in punta di piedi per vedere qualcosa dall'alto.
Nulla. Né Reimu né Marisa trovarono nulla.
Anche Akane, allora, decise di aiutare le due ragazze a trovare qualcosa o qualcuno ma, purtroppo, non riuscì a identificare nulla. Allora decise di cambiare angolazione e fece qualche passo in avanti, guardandosi intorno.
<< Dove vai, Akane? >> chiese la sacerdotessa, osservando Akane allontanarsi lentamente da loro.
Al suono della voce di Reimu, Akane si fermò di scatto e si voltò verso l'umana dal kimono bianco e rosso, e la guardò con i suoi enormi occhi color smeraldo.
<< Uh? Stavo solo cercando qualcuno. >> urlò la Celestial a Reimu. Poi tornò a camminare e cercare.
<< Fai attenzione o cadrai nel lago. >> le avvisò poi la sacerdotessa, preoccupandosi per la Celestal.
<< Stia tranquilla, Lady Hakurei! >> urlò in risposta Akane, già abbastanza lontana da Marisa e Reimu. Ma, dopo pochi secondi, la Celestial si ritrovò con un piede nel nulla, non riuscendo a toccare una superficie solida. Era finita? Stava cadendo nel vuoto assoluto?
Un urlò di terrore invase la scena e poi il nulla. Akane si sentì cadere, e una pressione nelle orecchie. Non sentiva più nulla. Non riusciva né ad inspirare né ad espirare. Sentiva solo il battito del suo cuore, che pareva voleva uscire dal suo petto.
Stava sprofondando. Ma ecco che, d'improvviso, il suo corpo risalì a galla e Akane riuscì nuovamente a respirare, e sparì la pressione alle orecchie.
Si ritrovò tutta bagnata, con i capelli davanti agli occhi e i vestiti freddi. Sgocciolava dappertutto.
<< Hei, ti serve una mano? >> chiese una voce femminile, che proveniva da poco lontano dal luogo in cui si trovava Akane. La Celestial riuscì a scorgere una sagoma, ma per riuscire a mettere a fuoco l'individuo, Akane dovette strizzare gli occhi e mettere una mano sulla sua fronte bagnata. Dopo un po' la sagoma si rivelò essere una sirena, dai capelli verde scuro e corti, che cadevano sul collo e con boccoli alle punte. Aveva gli occhi azzurri, una coda da pesce grigia e squamosa al posto delle gambe e delle pinne al posto delle orecchie. Addosso aveva un kimono verde muschio e corto, dove era cinto alla vita con una fascia viola e un filo di spago.
Akane la guardò per un paio di secondi, mentre dietro di lei s'avvicinarono di corsa Reimu e Marisa.
<< Ecco...no! Ce la faccio. >> disse Akane alla sirena, intanto che si stava alzando. Le sue gambe erano sporche di terra e i suoi capelli spettinati e zuppi d'acqua, come i suoi vestiti. Strizzò il tutto, per togliere l'acqua in eccesso. << Grazie lo stesso...ehm... >> continuò la youkai della primavera, che si bloccò, non sapendo come si chiamasse la sirena.
Quest'ultima doveva aver capito che Akane voleva sapere il suo nome. Ridacchiò leggermente e poi si presentò. << Wakasagihime. >> disse la sirena.
Era un nome abbastanza lungo e difficile da ricordare.
<< Grazie, Wa...ka...Wakasi...Wa... vabbeh. Grazie! >> concluse la Celestial, non riuscendo a pronunciare il nome della sirena Wakasagihime.
Marisa si avvicinò alla sirena. << Wakasagihime... >> disse la maga nera << ...sai per caso dove si trova la Ruined Western Mansion? >>.
<< La Ruined Western Mansion, dici? >> chiese Wakasagihime che, parve pensarci un po' a proposito di questa magione. Dopo un paio di secondi passati a pensare dove si trovasse la magione, Wakasagihime indicò un luogo che si trovava dietro di lei.
<< La magione delle sorelle Prismriver dovrebbe trovarsi lì in fondo. >> disse la sirena, con voce sottile.
Le tre ragazze guardarono la direzione che Wakasagihime aveva indicato loro, poi si voltarono verso la youkai pesce ed insieme la ringraziarono. << Grazie. >> dissero le tre, che lievitarono in aria e si diressero verso la Ruined Western House. Non ci volle molto per raggiungerla.
Delle echo che parevano appartenere a voci di fantasmi davano un'aria inquietante al posto. Reimu s'avvicinò all'entrata della magione, riluttante, e bussò.
La porta si aprì d'improvviso, come se questa avesse volontà propria.
<< E' permesso? >> chiese Reimu, tremante ed entrando lentamente, mentre Marisa e Akane la seguirono, anche loro spaventate. Dovevano essere quelle echo che rendevano il tutto più inquietante, mentre nella casa non si sentì nessuno rispondere.
Le tre ragazze attraversarono la soglia, entrando a passo felpato e guardandosi intorno.
<< Si può? >> gridò ancora Reimu, sperando qualcuno la sentisse.
Ancora silenzio. Nessuno rispose.
Però, dopo pochi secondi, ecco che si sentirono dei passi ed una voce femminile provenire da una parte della stanza principale della magione.
<< Benvenuti, cari ospiti. >> disse la ragazza.
Quella ragazza era bionda e portava un completino nero e bianco, con un cappello del medesimo colore. Portava autoreggenti bianche e mocassini marroni. A seguirla c'era un violino, che fluttuava in aria.
Reimu doveva averla riconosciuta: dopotutto si era battuta con lei e lei sue due sorelle durante l'incidente della neve in primavera.
<< Lunasa. >> disse Reimu.
<< Dobbiamo parlarti. Porta anche le tue sorelle qui. >>.
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Messaggio  Elidoro Sab Lug 05, 2014 10:19 am

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Messaggio  Emilyfly99 Sab Lug 05, 2014 10:52 am

Garzie.
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Messaggio  HonokaTomoe Mer Lug 09, 2014 6:37 pm

Pvava, pvava. L'hai finita?
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Messaggio  Emilyfly99 Mer Lug 09, 2014 6:39 pm

MamiNettuno99 ha scritto:Pvava, pvava. L'hai finita?

No. Devo fare altri 3 stage per l'incidente della Poltergeist ed altri 4 o 5 capitoli per far riappacificare Rinnosuke e Marisa.
Poi devo iniziare la saga Winter Facts (Della quale non ti spoilero nulla...) e la saga Extra Stars Rainbow, che dedico alla RinnoMari.
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Messaggio  HonokaTomoe Gio Lug 10, 2014 1:46 pm

Emilyfly99 ha scritto:
MamiNettuno99 ha scritto:Pvava, pvava. L'hai finita?

No. Devo fare altri 3 stage per l'incidente della Poltergeist ed altri 4 o 5 capitoli per far riappacificare Rinnosuke e Marisa.
Poi devo iniziare la saga Winter Facts (Della quale non ti spoilero nulla...) e la saga Extra Stars Rainbow, che dedico alla RinnoMari.

oh -w-
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Messaggio  Emilyfly99 Gio Lug 10, 2014 7:28 pm

Quindi ho un bel po' da fare.... ed anche altri personaggi da far apparire, tipo Tsubaki Monokuro e Maruko.
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Messaggio  Emilyfly99 Gio Lug 10, 2014 9:56 pm

Cнαpтer 17 - Foυrтн Sтαɢe - Crιмѕoɴ Preѕeɴce ғroм Ceмeтry

<< Benvenuti, cari ospiti. >> disse la ragazza.
Quella ragazza era bionda e portava un completino nero e bianco, con un cappello del medesimo colore. Portava autoreggenti bianche e mocassini marroni. A seguirla c'era un violino, che fluttuava in aria.
Reimu doveva averla riconosciuta: dopotutto si era battuta con lei e lei sue due sorelle durante l'incidente della neve in primavera.
<< Lunasa. >> disse Reimu.
<< Dobbiamo parlarti. Porta anche le tue sorelle qui. >>.


<< Salve, Lady Hakurei. >> Lunasa s'inchinò a Reimu, con fare elegante e macabro. << Chiamo subito le mie sorelle. >> aggiunse la Poltergeist nera, allontanandosi dalle ragazze e scomparendo in una delle stanze.
Reimu, Marisa ed Akane rimasero lì, nella sala principale della magione delle Prismriver, aspettando che Lunasa tornasse insieme alle sorelle Lyrica e Merlin.
La Celestial si guardò intorno, quasi volesse studiare quella sala, così cupa e inquietante. Quella magione pareva avere tantissimi anni.
Intanto la mente di Akane fantasticava sulla storia di quella casa e di tutti i disastri che l'avevano rovinata.
D'improvviso la voce di Lunasa rimbombò nella sala, facendo tornare Akane alla realtà.
<< Eccoci, Lady Hakurei. >> disse Lunasa, ritornando nella sala principale della Ruined Western Mansion. Era accompagnata dalle sorelle, che le somigliavano molto.
Una di loro si chiamava Merlin, ed era affiancata da una tromba che fluttuava nell'aria. Aveva il vestito bianco con un cappello dello stesso motivo e i capelli azzurro chiarissimo, tendenti all'albino, e molto ricci.
L'altra si chiamava Lyrica e aveva i capelli grigio chiaro, corti e lisci ma un po' arruffati. Aveva un vestito rosso acceso, nero e bianco, ed un copricapo del medesimo colore, a punto come quello delle due sorelle, e affianco a lei c'era una tastiera.
<< Buongiorno. >> dissero Merlin e Lyrica all'unisono, inchinandosi.
<< Salve, volevamo parlarvi dello strano fenomeno degli oggetti che sembrano posseduti da qualche spirito. >> spiegò Marisa, con fare stranamente molto serio.
<< Gli oggetti posseduti, uh? >> chiese Lunasa fra sé e sé. Poi diede un'occhiata alle sue due sorelle, che parvero essere d'accordo su qualche idea.
Poi annuirono tutte insieme, guardandosi intensamente.
Avevano potuto parlare tramite la lettura del pensiero?
Lunasa, Merlin e Lyrica si voltarono verso Reimu, Marisa ed Akane dopo pochi secondi di riflessione fra di loro.
<< Abbiamo saputo della rinascita di un'umana in Poltergeist. >> disse la Phantom violinista d'improvviso.
<< La rinascita...di un'umana? >> chiese Akane fra sé e sé. << E come può essere accaduto? >> continuò poi la youkai dagli occhi verdi. La Celestial sapeva bene che un umano non poteva di certo rinascere così, su due piedi.
Le tre Poltergeist musiciste fecero un'espressione di disappunto, ma comunque tutte le presenti sapevano bene che quell'umana doveva aver avuto l'ausilio di qualcuno per poter tornare in vita.
<< Dovreste cercare quell'umana-Poltergeist, e magari risolvere la questione e, se è necessario, riportarla nell'aldilà se questa youkai è molesta. >> aggiunse poi Lyrica, quasi volesse mettere allerta le tre ragazze, che non parevano per nulla spaventate dalla descrizione della Poltergeist.
Reimu s'avvicinò all'uscio della magione, ringraziando le tre sorelle Prismriver. << Grazie dell'informazione. >> disse la sacerdotessa dal kimono rosso e bianco.
Marisa ed Akane la seguirono, mentre le voci delle tre sorelle che salutarono il trio le accompagnarono.
<< E' un piacere, Lady Hakurei. >> risposero le Poltergeist, con le loro voci all'unisono che diedero un'aria raccapricciante al luogo.
Appena le tre ragazze uscirono dalla Ruined Western Mansion le voci tombali tornarono a cantare e fare eco tra di loro. Erano veramente inquietanti, ma le ragazze non le diedero conto, non rendendosi nemmeno conto del loro vociare assordante.
Ora dovevano solo uscire dal Misty Lake e magari dirigersi al cimitero vicino al tempio di Byakuren o a qualunque altro cimitero della landa.
Non sapeva il perché, ma Reimu aveva la sensazione che quella Poltergeist poteva causare problemi a Gensokyo, ma a livelli di stragi, soprattutto di umani.
Perché era tornata? Che motivo ne aveva? Poteva benissimo rimanere nell'aldilà.
<< Reimu, siamo sicuri che potremmo trovare quell'anima vagante nel cimitero vicino al Tempio Myouren? Non è un po' troppo ovvio, da ze? >> chiese d'improvviso Marisa alla sacerdotessa. In effetti non aveva tutti i torti la strega umana. Di sicuro non sarebbe rimasta fra le fauci del lupo quella Poltergeist.
Reimu ci pensò per un po'. << Hai ragione, Marisa. >> rispose poi la sacerdotessa, distrattamente.
Le tre stavano ancora sorvolando il Misty Lake, dove da un lato si poteva ammirare uno dei fianchi della gigantesca Youkai Mountain. Si stavano dirigendo alla Scarlet Devil Mansion, per poi sorvolarla e cercare da qualche parte quella Poltergeist che stava combinando quel caos nelle case della regione delle illusioni.
D'improvviso , proprio fra il confine del Misty Lake e il territorio della casa delle sorelle vampire Scarlet, Akane adocchiò due ragazze in lontananza, che camminavano lentamente.
<< Lady Hakurei! >> disse Akane, attirando l'attenzione sia della sacerdotessa e sia della strega nera. << Lady Hakurei, credo di aver adocchiato qualcuno che potrebbe servirci. >> continuò la Celestial, indicando le due figure che camminavano.
Le due ragazze guardarono i due individui con attenzione, senza però capire cosa potessero saperne quelle due sulla Poltergeist.
Intanto, però, Akane aveva la strana sensazione di aver già visto una delle due donne, e non esitò di certo a scendere per raggiungerle.
<< Dove vai, Akane? >> gridò Reimu preoccupata, iniziando a seguire la Celestial, accompagnata dalla maga dagli occhi dorati.
La youkai della primavera, però, non degnò di una risposta la sacerdotessa, e scese fino ad atterrare ad un paio di metri di distanza dalle due donne.
La Celestial, testarda com'era, decise di attrarre l'attenzione delle due.
<< Posso farvi una domanda. >> chiese Akane, senza alcuna esitazione e senza alcun timore nei confronti delle due. Le donne si voltarono verso Akane, e una di loro parve riconoscere quest'ultima. Questa guardò Akane con sguardo sorpreso e gli occhi luccicanti, come se non avesse visto la Celestial per chissà quanto tempo.
Ma Akane non fu da meno. Quel viso era così familiare ai suoi occhi. L'aveva già vista da qualche parte.
D'improvviso la donna l'abbracciò, quasi commossa.
<< Akane. Allora sei proprio tu? >> disse, quasi in lacrime.
Akane non rispose. Preferì ammutolirsi e cercare di ricordarsi la fanciulla che la stava stringendo.
<< Ehm...sì. Credo di essere io. >> disse la Celestial, un po' titubante.
<< E' passato così tanto tempo. Ti ricordi di me? >> chiese poi la donna.
Akane parve pensarci, ma nonostante quella faccia non le era nuova non riusciva a capire chi fosse. Ci rifletté per qualche istante, per poi scuotere la testa in segno di disappunto alla donna, dandole tristemente una risposta negativa.
<< Ma come? Io sono Fuumou Hitori! >> rispose poi la donna.
D'improvviso Akane riuscì a capire chi fosse la fanciulla. Era la babysitter morta 120 anni prima. Ebbe una stretta al petto, e guardò la donna rossa con aria impaurita.
<< Tu? Fuumou? >> la Celestial voleva svenire, ma era talemnte spaventata che la paura non le permise nemmeno di farsi scivolare per terra dalla paura.
Era rimasta paralizzata, e voleva scoppiare in lacrime.
Forse era la gioia di aver ritrovato una sua cara? Forse era l'incredulità della ragazza?
No. Quello era terrore.
Terrore allo stato puro, perché quella donna era capace di fare stragi di youkai senza risparmiare nessuno.
Intanto Marisa e Reimu raggiunsero la ragazza, notando la sua strana aria impaurita.
<< Akane, tutto bene? >> chiese la sacerdotessa Reimu, incrociando le braccia e guardando Akane, alzando un sopracciglio.
La donna che affiancava Fuumou, che non era altro che Tamashii no Ai, notò la presenza della sacerdotessa e della sua aiutante Marisa. Le guardò con aria minacciosa.
<< Hei tu. Non sei l'ultima sacerdotessa Hakurei, per caso? >> chiese Ai, che era già pronta per attaccare.
Reimu, intanto, ricambiò lo sguardo, con uno di sfida - ed uno che lasciava pensare che la fanciulla bruna pensasse a cose del tipo "facciamola subito finita qui" o cose del genere. << Mi pare ovvio. >> disse la ragazza, che intanto preparava le sue armi.
Ai sapeva benissimo che una delle sacerdotesse, avi della stessa Reimu, aveva uccido Fuumou per evitare la strage, e aveva il sospetto che anche la fanciulla che si trovava davanti avesse l'intenzione di riportarla fra le anime dei morti, e non lo avrebbe permesso.
<< Beh, posso immaginare le tue intenzioni dato il tuo cognome, mylady. >> disse Ai, ridacchiando e prendendo un sottile e lungo ramoscello. << La faccio fuori, Lady Hitori? >> chiese poi l'alchimista alla Poltergeist.
<< Certo. Fa pure, Ai. >> rispose la donna rossa con fare sadico.
Ai iniziò a tracciare un cerchio nel terreno, per poi disegnarci strani segni all'interno.
<< Si prepari, Lady Hakurei. >>
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Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden Empty Re: Touhou Fuyuhana - Snow Lady in Flowered Garden

Messaggio  Emilyfly99 Ven Lug 18, 2014 5:22 pm

Cнαpтer 18 - Fιғтн Sтαɢe - Lαdy Eɴcнαɴтιɴɢ αɴd Dαrĸ Mαɢιcιαɴ

Ai iniziò a tracciare un cerchio nel terreno, per poi disegnarci strani segni all'interno.
<< Si prepari, Lady Hakurei. >>


Reimu di certo non si fece intimorire da quel cerchio alchemico che Ai tracciò nel terreno. La sacerdotessa era pronta a combattere contro quell'alchimista delle anime.
Ai unì le mani, facendole toccare palmo contro palmo, e dopo un secondo le mise sul suo cerchio, che subito sprigionò una luce intensa, la quale invase tutto il campo di battaglia.
<< Alchemy「Soul Anthology」 >> disse la ragazza dai lunghi capelli corvini, alzandosi e allargando le sue braccia, mentre un forte vento faceva volare i capelli delle due ragazze.
La Spellcard di Ai si attivò: 5 cerchi fatti di proiettili a forma di farfalla e di colore lilla circondarono Reimu. Ai, facendo vari movimenti con le braccia fece stringere i cerchi di danmaku fino a ridurli in 5 piccoli proiettili, che emanavano un'aura rosa. Reimu fece per passare attraverso quei miseri cinque proiettili, però dovette fermarsi dopo che i cerchi si riaprirono e quelle farfalle che formavano quei cinque cerchi si aprirono in raggi, e questi raggi s'intrecciavano fra di loro. Un bel colpo basso.
Ma pareva che Reimu avesse visto di peggio. Evitava quelle farfalle-danmaku con facilità e senza beccarne uno.
Ma di certo la Spellcard non si limitava solamente ad un solo attacco. No.
L'attacco ripeté varie volte, ma Reimu era calma, e passava tra i danmaku elegantemente, mentre lanciava i suoi amuleti, che fungevano da danmaku, all'avversaria. Anche Ai, però, pareva non temere quegli amuleti. Li evitava come se niente fosse. Aveva pure lei molta eleganza nei movimenti.
Dopo qualche minuto Reimu tirò fuori una Spellcard anche lei, così da riuscire a contrastare quella di Ai che pareva diventare sempre più tosta. La sacerdotessa alzò il braccio al cielo, con la sua Spellcard fra le dita.
Subito la sacerdotessa dichiarò: << Untitled「Flying Mysterious Shrine Maiden」 >>.
Reimu colse di sorpresa Ai, ma di certo non si fece intimidire dalla Spellcard.
La sacerdotessa venne circondata da sei sfere, che parevano essere le sue Hakurei Orbs, e da esse raggi di amuleti blu si allargarono nel campo di battaglia. Ma a condire il tutto fu un cerchio di amuleti rossi, che si espanse le campo di battaglia, che non facilitarono di certo la cosa. Intanto Reimu pareva guardare tutt'altro che la sua avversaria che, intanto, sparava danmaku a raffica, cercando di colpire la sacerdotessa.
Qualche danamku riusciva a colpire Reimu, ma lei pareva rimanere inerme al dolore e alle ferite, e la Spellcard non si fermava.
Dietro di lei, però, Ai sentì un'altra voce gridare un nome.
<< Love Sign「Machine Gun Spark」 >> gridò quella che doveva essere Marisa - ed infatti lo era.
Un raggio di luce simile al Master Spark colpì Ai dietro la schiena.
L'alchimista cadde a terra e le Spellcard di Marisa e Reimu si disattivarono e insieme atterrarono leggermente vicino ad Ai, che ra rimasta lì, per terra, con la faccia sul terreno. Probabilmente ora era tutta sporca, ma pareva volersi alzare.
Non voleva arrendersi. Voleva a tutti i costi proteggere la sua padrona.
<< Chi sei? Una maga nera, forse? >> chiese Reimu, puntando il suo bastone purificatore verso l'alchimista e toccandole la guancia con la stella lilla tatuataci sopra con la punta dello strumento e tirandolo leggermente verso l'alto.
Ai guardò la sacerdotessa con fare vendicativo e furibondo, con quei suoi enormi occhi viola, e quei ciuffetti di capelli corvini che li coprivano leggermente.
Il viso era sporco di terra e con qualche graffietto dal quale usciva del sangue leggermente.
<< Sì...una specie. >> disse la ragazza nera, rialzandosi con fatica e con il fiatone. Si scosse la gonna, togliendo tutta la terra. << Sono Tamashii no Ai, la Nera Alchimista Notturna. Sono l'alchimista delle anime e sono la guardia del corpo di Fuumou. E non vi permetterò di raggiungerla e farle del male. >> continuò Ai, allargando le braccia mentre pronunciava l'ultima frase.
<< Taci. >> rispose Reimu, sferrando un ceffone all'alchimista delle anime. Ai smise subito la sua parlantina, senza lamentarsi, quasi sentendosi sottomessa dal potere che aveva Reimu su di lei, essendo colei che sorvegliava Gensokyo.
<< La tua padrona da problemi. Come tutti i Poltergeist preannuncia il suo arrivo facendo disordini. Ma quello che sta causando lei è veramente un disastro. Gli oggetti sembrano essere stati posseduti da qualcosa. >> spiegò Reimu, guardando negli occhi Ai. << Ho bisogno di parlare con lei. >> concluse poi la sacerdotessa.
<< No! Mai! Non farete del male a Lady Hitori! >> disse Ai, stringendo i pugni e con la voglia di sferrare un pugno alle due. << Le hanno già fatto del male quando era viva 102 anni fa! >> concluse poi l'alchimista, in lacrime dalla rabbia e lo spirito carico di vendetta.
<< Non mi importa di cosa ha fatto la tua padrona e cosa non. >> ribatté Reimu, che pareva avere sul viso un'espressione come se volesse dire "vattene e fammi arrivare al punto.". Non voleva perdere ulteriore tempo.
<< Quindi non t'importa nemmeno che una delle tue precedenti è stata ad ucciderla! >> attaccò Ai, cercando di sorprendere Reimu. Ed infatti ci riuscì.
La sacerdotessa sentì il cuore stringersi al petto. << Una...delle mie...precedenti? >> disse Reimu, lasciandosi cadere a terra. << ...Avrà avuto i suoi motivi. >> continuò ella. << Lo avrà fatto per salvaguardare la landa, non lo avrà mica fatto per divertimento? >> concluse poi la fanciulla dal kimono rosso e bianco.
Ai si sistemò i suoi capelli, passandoci la mano con eleganza. << Detesto ammetterlo ma è vero. La Lady Hakurei di allora lo aveva fatto per salvaguardare la landa dalle stragi di youkai che Lady Hitori stessa causava a causa del suo terrore verso di loro. Ma di certo l'omicidio non sarebbe stato la soluzione. La sacerdotessa non aveva calcolato la mia esistenza, ma non è questo il punto. Il compito di una sacerdotessa Hakurei è quello di mantenere l'uguaglianza fra umani e youkai, e quell'omicidio non era di certo una dimostrazione di uguaglianza. tra le due classi. Pareva che la sacerdotessa dava più diritti agli youkai che agli umani come lei. >> spiegò l'alchimista a Reimu, che pareva essere interessata.
<< Non è vero! >> ribatté la sacerdotessa. << Lo avrà solamente fatto perché Lady Hitori era un personaggio troppo pericoloso! >> concluse poi.
Ai fece un sorriso malizioso. << Non vuoi accettare di avere precedenti. >> disse l'alchimista nera.
D'improvviso la fanciulla dagli occhi lilla sentì una mano appoggiarsi con estrema violenza sulla testa, dandole un pugno e facendola cadere per terra di nuovo, quasi avesse creato un fosso sul terreno.
<< Smettila di provocare Reimu! >> gridò Marisa, alquanto infastidita dal comportamento dell'alchimista nera. Infatti le puntò anche il suo Mini-Hakkero, pronta a lanciarle un altro Machine Gun Spark. Non avrebbe mai accettato che la sua amica fosse trattata in quel modo. << Non osare parlarle in questo modo! Tu non puoi avere un cuore. Fai soffrire la gente. Ed ora? Cosa mi rispondi? >> ringhiò la streghetta nera.
Ai zittì per qualche secondo.
<< Lady Hitori uccideva gli youkai per paura che la mangiassero. Anche tu, Marisa, vuoi uccidere Akane perché hai paura che ti porti via Rinnosuke, nevvero? >> rispose l'alchimista delle anime, quasi stesse sussurrando quelle parole amare in modo che le sentisse solo quella streghetta.
Come faceva a saperlo?
Aveva forse osservato tutto?
<< Tanto alla fine, quando avrete terminato la vostra ricerca la ucciderai con l'aiuto di Shingyoku...e la sorella minore Mori. >> continuò la maga dai capelli corvini, soffocando le parole in una leggera risata sadica.
Anche Marisa si lasciò cadere sulle ginocchia. Voleva piangere, ma solo poche lacrime le rigarono il dolce volto.
<< Tu... come fai a sapere? >> disse Marisa, spezzando le parole e i respiri.
<< Non ti riguarda questo, mia cara maghetta. >> si limitò Ai a rispondere.
Marisa non smise però di puntare il suo Mini-Hakkero verso Ai. Avrebbe lanciato in ogni momento quel maledetto Machine Gun Spark, per poter uccidere quell'alchimista delle anime.
<< Spara pure. Tanto coi miei poteri alchemici posso tornare quando voglio. Io ho fatto resuscitare Lady Hitori per amore. Lei voleva solo riabbracciare Mori ed Akane. >> spiegò Ai, cercando di attaccare discorsi con la streghetta umana, che continuava a lacrimare, ed iniziò anche a singhiozzare, sempre più pesantemente, mentre il suo animo si colmava di rabbia e di istinto omicida.
L'alchimista disegnò un piccolo cerchio nel terreno, scavandone un solco.
Poi sussurrò una formula. << Alchemy「Black Magician Soul」 >>.
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